CASORIA – I carabinieri hanno fatto piena luce sulla morte di Raffaele De Rosa, arrestando 7 persone. A uno degli arrestati, tutti indicati come pregiudicati dai pm napoletani, Giovanni Migliore, il gip partenopeo ha concesso il beneficio dei domiciliari, mentre Salvatore Abbruzzese, Luigi Apredda, Nicola Cinquegrana, Antonio Del Prete, Daniele Ferrara e Vincenzo Rullo sono in carcere. De Rosa e’ andato in ospedale, al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, il 27 aprile 2011 dicendo di essere vittima di un incidente stradale.

Il giorno dopo pero’ contro il parere dei medici lascio’ la struttura sanitaria. L’8 maggio si aggrava e torna nel nosocmio, dove lo sottopongono a un primo intervento chirurgico, ma ha complicazioni post operatorie e torna sotto i ferri, per finire in Rianimazione nell’ospedale di Giugliano e qui muore. I carabinieri indagano, ma sottolinea una nota della Procura firmata dall’aggiunto Giovanni Melillo, si scontrano con un muro di omerta’ che comprende i familiari di Raffaele De Rosa; lui stesso, del resto, nel primo ricovero aveva addebitato a un pirata della strada i suoi problemi di salute. Sulla salma viene allora disposta una perizia autoptica, dopo averla esumata, perche’ informatori hanno riferito del pestaggio violento. Il medico legale stabilira’ che la causa della morte e’ la rottura della milza causata da percosse.

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