“Non doveva ucciderlo, era già ferito, l’avrebbero arrestato”. Piangono e si disperano la nonna Patrizia e due zie, Luciana e Raffaella, di Ugo Russo il 16enne ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina. Le donne raccontano dei momenti antecedenti alla tragedia consumatasi nella notte tra sabato e domenica in via Santa Lucia. Stando al racconto della nonna di Ugo, il ragazzo avrebbe prima risposto a telefono e poco dopo sarebbe uscito senza più fare ritorno. “Anche se mio nipote stava rubando, anche se stava sbagliando, avrebbero potuto spararlo ad una gamba, in aria, ma non ad una spalla e poi, quando già stava per andarsene, alla testa”. Ragiona la donna su come avrebbe potuto evolversi la faccenda sena l’epilogo tagico che poi c’è stato. “Questo significa che c’è stata l’intenzione di uccidere”, deducono le altre parenti del 15enne. “Anche se sarà fatta giustizia, nessuno mi restituirà mio nipote”, conclude l’anziana.