La Procura ha chiesto l’ergastolo per Salvatore Baldassarre, l’uomo che il 15 agosto dello scorso anno, in corso Marianella a Napoli, uccise per errore il giovane operaio Lino Romano.

La richiesta è stata fatta dal pm Enrica Parascandolo, titolare dell’inchiesta assieme al pm Sergio Amato, nel corso del processo con rito abbreviato che si sta svolgendo davanti al gup Francesco Cananzi. Pene minori sono state chieste nei confronti di altre quattro persone che parteciparono all’organizzazione dell’omicidio: Anna Altamura, i figli Carmine e Gaetano Annunziata (14 anni a testa) e Giovanni Marino (16 anni), tutti collaboratori di giustizia, in passato legati ai cosiddetti “scissionisti” di Scampia. Quella sera, secondo la ricostruzione della Procura, doveva essere ucciso Domenico Gargiulo, pregiudicato legato al clan rivale della vanella Grassi, A causa di un equivoco nell’ interpretazione dei messaggi che Anna Altamura, zia della fidanzata di Gargiulo, mandava a Baldassarre, quest’ultimo colpì l’obiettivo sbagliato, uccidendo Romano. La prossima udienza è fissata per il 4 ottobre. E’ in corso invece con rito ordinario il processo agli altri due imputati, Giuseppe Montanera, ritenuto il mandante dell’omicidio, e Giovanni Vitale, che avrebbe dovuto guidare l’auto del killer ma rinunziò all’ultimo momento, sostituito da Giovanni Marino.

 

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