NAPOLI – “In relazione alla mancata vendita, da parte della Circumvesuviana, di abbonamenti mensili, il Consorzio Unicocampania tiene a specificare che la decisione di non fornire più detti titoli di viaggio all’Azienda è stata presa dalle Aziende Consorziate – comprese Sepsa e MetroCampania le quali afferiscono, anch’esse, al gruppo EAV – che, all’unanimità, durante l’Assemblea dei consorziati tenutasi il 5 settembre scorso hanno deliberato ‘al fine di evitare l’ulteriore aumento del credito verso Circumvesuviana, di sospendere la vendita, da parte della stessa, di abbonamenti, a far data dal 20 settembré”. E’ quanto riporta una nota del Consorzio Unicocampania.

“La Circumvesuviana, infatti, avendo – a differenza della maggior parte delle altre aziende consorziate – proprie biglietterie aziendali vende anche per le altre aziende consorziate. Da due anni circa, l’azienda non rende, alle altre Aziende consorziate, il maggiore incasso ottenuto, tant’é che, al 31 agosto scorso, risulta debitrice, nei confronti delle altre Aziende consorziate – tra cui anche quelle dello stesso gruppo EAV – di 3.396.402 di euro”. “In relazione, poi, ai costi di funzionamento del Consorzio Unicocampania, – prosegue la nota – continuamente tirati in ballo senza un valido motivo – si precisa che, escludendo la controlleria, la partecipazione al Consorzio costa, alla Circumvesuviana, solo il 9% rispetto agli introiti ricevuti (2,1 milioni rispetto ai 22,2 milioni spettanti) mentre Circumvesuviana spende per le proprie biglietterie aziendali almeno il 24% dei propri introiti. Da qui la decisione strategica, presa in passato, di centralizzare ed esternalizzare il servizio di distribuzione e vendita dei titoli di viaggio affidandolo ad Unicocampania e non si comprende perché, in un momento di forte sofferenza economica per il settore dei trasporti pubblici e di spending review, si preferisca al Consorzio una gestione aziendale con costi triplicati”. “Il Consorzio attua solo economie di scala – conclude la nota – e ha sempre messo a disposizione i dati che dimostrano l’efficienza e la mancanza di sprechi della propria gestione”.

 

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