Con l’arrivo della stagione “calda”, così i problemi della Circumvesuviana si moltiplicano e si accentuano, non basta che il personale di servizio sui treni sia costretto a lavorare in cabine di guida mal climatizzate, la cui temperatura interna, nella migliore delle ipotesi è superiore di 5° a quella esterna (ma solo d’estate, perché d’inverno è l’inverso), con rilevazioni che in certi giorni hanno sfiorato i 50° C, succede invece che le temperature elevate fanno, anche e soprattutto, da catalizzatore a tutta una serie di situazioni, talvolta addirittura di rilevanza penale, da parte dei viaggiatori.

I treni, specialmente quelli sulla linea Napoli-­‐Sorrento e nei week-­‐end, sono ostaggio di bande di vandali che, privi ovviamente di biglietto, durante il tragitto si sentono in diritto di rompere, tagliare o frantumare quanto capita alla loro portata, oltre a provocare gli altri esterrefatti viaggiatori, se non addirittura ad aggredirli fisicamente, se non sono impegnati in qualche rissa tra di loro.

Ogni lunedì tiriamo le somme del fine settimana passato e siamo costretti a registrare decine e decine di treni vandalizzati, con un enorme dispendio economico e di personale impegnato ad arginare vanamente quest’orda barbarica, con la controlleria nelle stazioni oppure a lavorare fino a tardi nelle officine per poter ripristinare al più presto il nostro, fin troppo ridotto, parco rotabile.

Le istituzioni TUTTE (Regione Campania, Prefettura, Questura, Ente Autonomo Volturno), sono ben consapevoli di questa annosa, penosa, pericolosissima e ripetitiva situazione e, vengono periodicamente sollecitate ed invitate dal Sindacato Or.S.A. ad intervenire per poter prevenire questo scempio, ma purtroppo registriamo, come al solito, solo blandi interventi per arginare o gestire “al risparmio” i casi più difficili. Registriamo poi un atteggiamento ostile ed in certi casi omertoso da parte dei viaggiatori che sono costretti aa assistere o a subire le violenze dei teppisti.

Ostile perché essi accusano il personale della Circumvesuviana e non le Autorità di Pubblica Sicurezza di non sapere o di non volere in qualche modo bloccare questi delinquenti, attribuendo ai lavoratori un potere ed un compito che essi non hanno. Omertoso perché quando finalmente giungono le forze dell’ordine a supporto del personale, gli stessi viaggiatori che ne avevano reclamato l’intervento a gran voce, non hanno il coraggio di denunciare ciò che hanno subito o visto, chiedendo solo di poter proseguire il viaggio al più presto, salvo poi ingiuriare poi il personale che aveva cercato di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile, sol perché ciò ha causato ritardo al treno. Queste situazioni critiche si sommano poi alle altre già note vicende aziendali negative, rendendo sempre più pesanti le condizioni lavorative quotidiane ed

è solo l’alto spirito di sacrificio dei dipendenti della Circumvesuviana che consente all’azienda di avere un servizio ferroviario adeguato.
Denunciamo poi, un atteggiamento estremamente superficiale di alcuni “giornalisti”, “giornali” e siti internet “di informazione”, che si limitano a pubblicare, copiare e diffondere notizie non confermate e che ledono profondamente sia la professionalità che l’onore di tutti i dipendenti della Circumvesuviana, un comportamento sicuramente di rilevanza penale, che ci riserviamo di valutare coi nostri legali, per poter difendere al meglio i lavoratori da questi figuri che, atteggiandosi a giornalisti, non cercano la verità ma solo lo scoop, dando un’enorme rilevanza a dichiarazioni di persone alla ricerca dei loro “15 minuti di notorietà”, e scatenando anche altre reazioni negative verso il personale da parte dei lettori più sprovveduti, i quali credono ancora che tutto ciò che si legge su “certi” giornali corrisponda al vero.

Tutto quanto sopra esposto si ripete oramai ogni anno, a cominciare da Pasqua, in ogni giorno festivo fino alla fine dell’estate, rimaniamo pertanto sempre negativamente e periodicamente colpiti dall’atteggiamento passivo che le Aziende di Trasporto, la Prefettura, l’Assessorato ai Trasporti, la Questura, hanno rispetto a questi fatti, eppure basterebbe un maggiore coordinamento, magari soltanto una maggiore “visibilità” delle forze dell’ordine per arginarli o almeno limitarli, per non poter poi parlare, di tragica fatalità, nel momento in cui dovesse capitare “qualcosa di peggio”.

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