In piedi con indosso una pettorina con la scritta «Io ti curo, non aggredirmi». Così i medici di Napoli hanno manifestato contro le aggressioni di cui il personale sanitario è vittima. L’occasione è stata la cerimonia del giuramento di Ippocrate per 530 giovani medici di Napoli e provincia in corso a Città della scienza. «Questo è il messaggio che noi diamo a tutti», ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e provincia, Bruno Zuccarelli, ricordando solo gli ultimi casi di aggressioni a personale medico e sanitario avvenuti a Melito e ad Aversa. Un problema, quello della violenza contro i medici, in particolare contro quanti operano nell’emergenza, che è tra le cause della carenza di personale in questi ambiti. «Dobbiamo far tornare la passione – ha aggiunto Zuccarelli – abbiamo il problema delle aggressioni, ma c’è anche il tema della differenza di qualità di vita lavorativa che è molto acuita rispetto all’Italia settentrionale e rispetto all’estero».
Sull’ultimo episodio accaduto all’ospedale Moscati è intervenuto il sindaco di Aversa Franco Matacena. “È un fatto assolutamente grave che colpisce negativamente tutta la nostra comunità. Voglio innanzitutto esprimere la mia solidarietà, quella dell’amministrazione e della città intera, alla giovane medico che è stata aggredita in modo odioso e inconsulto mentre stava svolgendo il proprio lavoro. Voglio augurarle – aggiunge Matacena – una rapida guarigione e ribadire che, come già fatto in un recente incontro presso la Prefettura di Caserta, insisterò presso le autorità deputate all’ordine pubblico per un potenziamento del drappello della polizia presso l’ospedale della nostra città. A tutto il personale sanitario che opera ad Aversa con encomiabile impegno per la salute di tutti va la mia vicinanza e il mio ringraziamento”.