Oltre dieci chili di hashish sequestrati e un 38enne, Francesco Bianco, finito in manette. E’ questo il risultato dell’operazione antidroga eseguita, ieri pomeriggio, dai poliziotti del commissariato ‘San Carlo Arena’ nella zona di Calata Capodichino. Impegnati in un servizio di contrasto all’attività di spaccio, gli agenti hanno notato il 38enne mentre era in sella a uno scooter e hanno deciso di fermarlo per un controllo. Bianco, tuttavia, appena si è accorto della presenza degli investigatori ha immediatamente accelerato e, dopo aver lanciato un sacchetto di plastica in un cassonetto dei rifiuti, ha tentato di darsi alla fuga. Ne è nato un inseguimento durante il quale il sospettato ha eseguito diverse manovre pericolose per la circolazione stradale. Tuttavia, la sua fuga è stata bruscamente interrotta in via Pietro Raimondi quando Bianco, tallonato dall’auto degli agenti, si è visto tagliare la strada da un’altra volante giunta in supporto. Portato in commissariato per le formalità di rito, Bianco è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio dopo che, nel sacchetto che aveva gettato poco prima e che è stato recuperato da uno dei poliziotti, sono state trovate alcune stecche di hashish per un perso di circa venti grammi. Non è tutto. Gli investigatori, infatti, hanno deciso di eseguire alcune perquisizioni all’interno di alcuni locali di cui il 38enne aveva disponibilità in via Calata Capodichino e presso la sua abitazione in via Prolungamento Carlo De Marco. Nel corso dei primi controlli sono stati trovati e sottoposti a sequestro circa due chilogrammi della stessa sostanza stupefacente. Il colpo, però, i poliziotti lo hanno messo a segno perquisendo l’appartamento di Bianco. Al suo interno, infatti, sono stati trovati oltre otto chili di hashish, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento, 1100 euro in contanti e, soprattutto, alcuni telefoni cellulari, questi ultimi, verosimilmente, utilizzati per tenere i contatti con fornitori e clienti. Bianco è stato, quindi, tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Un particolare che ha colpito l’attenzione degli agenti è che la droga sequestrata presso l’abitazione del 38enne, così come quella trovata nei locali di Calata Capodichino, era ancora confezionata in panetti su cui era impressa un’immagine stilizzata di Braccio di Ferro, immagine che, molto probabilmente, serve a indicare la qualità e la provenienza dello stupefacente. Un dettaglio non da poco visto che potrebbe trattarsi di un elemento utile per ricostruire l’intera filiera dello spaccio di cui Bianco era il terminale. Riguardo a quest’ultimo, un dato emerso dai controlli sulla banca dati, è emerso che, già tre anni fa, era finito in manette dopo che, nella sua abitazione, erano stati trovati circa quattro chili di droga oltre a una ingente somma in contanti, probabile frutto dell’attività illecita.

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