Una turista padovana di trent’anni, Chiara Jaconis, in vacanza a Napoli, è stata colpita alla testa da una pesante statuetta di onice caduta dall’alto, ed è ricoverata in gravissime condizioni all’Ospedale del Mare. La vicenda è avvenuta ieri pomeriggio, poco dopo le 16, in via Sant’Anna di Palazzo ai Quartieri Spagnoli in quel momento affollati di turisti. La turista era assieme a un amico di Bologna che è rimasto illeso. Si stavano concedendo un’ultima passeggiata nel cuore di Napoli al termine di un week end che avevano deciso di trascorrere all’ombra del Vesuvio. Avrebbero dovuto raggiungere Capodichino per prendere, in serata, l’aereo che li avrebbe riportati a casa ma hanno deciso di respirare ancora un po’ l’aria della città portandosi dietro anche i trolley che non avevano potuto lasciare nel B&b dove hanno alloggiato. Mentre risalivano via Sant’Anna di Palazzo, all’altezza del civico numero 6, i due hanno visto qualcosa cadere dall’alto. Prima è venuta giù una bottiglia, i turisti non hanno avuto il tempo di realizzare quel che stava accadendo quando è piovuta giù anche una statuetta di onice nero, raffigurante un elefante, che nella caduta è andata a infrangersi e si è spaccata. Uno dei grossi pezzi della statua ha colpito alla testa la donna che si è accasciata senza coscienza e ha iniziato a sanguinare copiosamente dalla testa. I passanti si sono immediatamente prodigati per prestare i primi soccorsi a Chiara mentre è partita la chiamata al 118 per chiedere un intervento rapido. Nel frattempo sul posto sono passati due turisti americani, a bordo di monopattini a motore: erano due medici in vacanza che, vista la situazione di emergenza, si sono immediatamente fermati per cercare di prestare soccorso. Hanno effettuato le prime manovre per salvare la vita alla donna, nel momento in cui si sono resi conto che il cuore stava perdendo vigore le hanno anche praticato il massaggio cardiaco. Nel frattempo è giunta una moto medica e la guidatrice ha contribuito ai soccorsi, Quando è giunta l’ambulanza, i medici statunitensi hanno provato a confrontarsi con gli italiani ai quali la situazione è apparsa immediatamente gravissima: la turista è stata trasportata, con urgenza, al vicino ospedale Vecchio Pellegrini. I medici del nosocomio del centro storico hanno provveduto a stabilizzarla ma la donna aveva un grave problema cerebrale che ha imposto il trasferimento all’Ospedale del Mare per un intervento chirurgico urgente. Il bollettino diffuso dalla Asl spiega che «la paziente ha una emorragia subaracnoidea con edema cerebrale, diffusa» ed è stato necessario il trasferimento all’Ospedale del Mare per un «intervento neurochirurgico per decalottamento» in modo da decomprimere le parti interessate.
L’accompagnatore della donna ferita l’ha seguita negli spostamenti fra i vari nosocomi ma prima ha avuto modo di raccontare i dettagli dell’avvenimento agli agenti accorsi sul luogo dell’evento. Sul posto sono giunti per primi i vigili in servizio a piazza Trieste e Trento, si tratta di una coppia di agenti appiedati destinati al servizio di presidio del territorio: sono stati avvisati dell’incidente dai passanti e subito si sono presentati sul luogo cercando, dopo che la donna ferita era stata trasportata in ospedale, di raccogliere le prime informazioni. Sul posto, poi, è giunta la polizia di stato che ha avviato indagini ufficiali e ha ascoltato le persone che si trovavano sul posto. Non ci sono dettagli precisi sulla sequenza degli eventi, non viene nemmeno confermata la caduta in sequenza di vari oggetti. Nel frattempo alla polizia di stato sono stati affidati anche i trolley dei due turisti che un abitante di via Sant’Anna di Palazzo ha recuperato e custodito durante le fasi più concitate della vicenda. A colpire la donna di Padova sarebbe stata la pesante statua di un elefante destinata a contenere un portaprofumo. Un oggetto realizzato in onice nero che, secondo gli abitanti della zona, era posizionata su un portapiante in un balcone della strada. Non sono ancora chiari i motivi della caduta che potrebbe essere stata determinata dal cedimento improvviso della struttura che sosteneva la statua. Al centro della figure dell’elefante c’era uno spazio nel quale era contenuta una bottiglina con il profumo da diffondere nell’aria, questo dettaglio confermerebbe la sequenza di eventi raccontata dall’accompagnatore della donna ferita che ha spiegato di aver visto cadere prima una bottiglia e poi la statua. I pezzi dell’oggetto di onice sono stati raccolti dai residenti e consegnati poi alle forze dell’ordine.