“Il secondo suicidio a Poggioreale, un detenuto 38enne di origine marocchina, in 24 ore non può ridursi al solito rituale di commozione e rammarico specie dei soliti ambienti di Governo e della politica tanto più che solo poche ore fa il sottosegretario Delmastro (con delega alla polizia penitenziaria) nella visita al carcere di Salerno ha parlato di “segnali di luce in fondo al tunnel”. E’ quanto rende noto Aldo Di Giacomo, vice segretario generale Osapp. “Non so quali segnali abbia visto il sottosegretario, forse in possesso di occhiali speciali, purtroppo la realtà che vivono e vedono gli agenti penitenziari è un’altra e è ben differente. Su questo non abbiamo ascoltato da Delmastro nemmeno una parola come non abbiamo ascoltato nemmeno una parola sulle quotidiane aggressioni di detenuti contro gli agenti – oggi la prima emergenza del sistema penitenziario – mentre il rappresentante di Governo esalta le nuove dotazioni per il personale (calzini, maglie, mutande) sino a sostenere che “sta rimettendo la barra al centro della sicurezza” – sottolinea – Dopo il suicidio del detenuto campano quello del detenuto extracomunitario conferma inoltre che la presenza di immigrati nelle carceri italiane (i marocchini e quelli dei Paesi del nord Africa sono i più numerosi) è un problema nel problema. In proposito, non serve la promessa, più volte ribadita, di consegnare i detenuti stranieri ai Paesi d’origine a meno che non si pensi di restituire le salme”.