Ai microfoni della Rai è intervenuta la coordinatrice del plesso della scuola di Castellammare di Stabia dove nei giorni scorsi è stata arrestata la professoressa, docente di sostegno, per atti di violenza sessuale. Parole forti e di disperazione quelle della coordinatrice. Questo il racconto di quanto accaduto negli ultimi mesi nella scuola: «Non ho mai visto atteggiamenti strani dell’insegnante. Quando sono venute le forze dell’ordine ho chiesto subito le prove. Mi ha fatto male che le mamme sono andate direttamente dai carabinieri, non mi hanno detto nulla. Come se non avessero fiducia in me, per altri problemi mi hanno chiamato fino a casa. Sembrava tutto normale, anche la collega a vederla sembrava normale, non aveva atteggiamenti strani. Avendo la responsabilità del plesso giravo, sono andata nelle classi ma non ho mai vista la collega in nessuna stanzetta. Non ho capito ancora qual è l’aula. La sala multimediale è usata da tutti, non è possibile fare tutte quelle cose che hanno raccontato in quell’aula. Siamo basiti». «La docente è una supplente arrivata lo scorso anno, le hanno regalato anche i fiori le mamme. Ha avuto la riconferma quest’anno, la mamma del bambino che seguiva la docente ha fatto anche una relazione per riaverla come docente del figlio. Ho un dolore dentro molto forte, prima la delusione di non esser stata ascoltata e informata come hanno sempre fatto le mamme, poi la sconfitta che abbiamo subito, tutti nessuno escluso. Siamo costernati, è una cosa più grande di noi. Ora come stanno i ragazzi, questa è la cosa più importante. Non sto dormendo la notte».

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