Notte di terrore e fiamme a Frattaminore, con un raid incendiario che ha distrutto due auto e danneggiata una terza. E in città tensione e paura si alzano subito al livello di guardia: qui è ancora molto vivo il ricordo della faida tra i gruppi Cristiano e Monfregolo, un tempo alleati nel clan 167 di Arzano e poi nemici giurati che si sono combattuti a suon di bombe, stese e auto date alle fiamme nelle strade di Frattaminore, dove abita don Maurizio Patriciello, parroco al Parco Verde di Caivano, sotto scorta dopo le minacce di morte e una bomba fatta esplodere davanti al cancello della sua chiesa. L’allarme è in qualche modo rientrato dopo che i carabinieri della compagnia di Caivano, diretta dal capitano Antonio Maria Cavallo, hanno escluso al momento la pista della criminalità organizzata, riconducendo il grave episodio alla sfera privata di una 60enne del posto, incensurata, originaria di Frattamaggiore, che ha subito la totale distruzione delle due sue auto, date alle fiamme probabilmente per una eredità contesa o per un prestito di denaro. L’allarme è scattato l’altra notte qualche minuto dopo l’una, quando alcuni residenti di via Palermo, una strada a ridosso del centro, sono stati svegliato dall’esplosione di parabrezza e finestrini di una Yaris e una Peugeot 107, provocata dalle fiamme, che hanno danneggiato anche un’altra vettura, una Mini Countryman di proprietà di un 29enne del posto. Decine le telefonate giunte al centralino del 112 e alla centrale operativa dei vigili del fuoco. Sul posto i carabinieri della caserma di Grumo Nevano, che hanno provveduto a creare un cordone sanitario intorno alle due auto ormai completamente avvolte dalle fiamme, e una squadra dei vigili del fuoco che solo dopo circa mezz’ora sono riusciti a domare le fiamme e spegnere i continui focolai. L’intervento tempestivo dei pompieri ha evitato che le fiamme danneggiassero seriamente anche la Mini Countryman, che ha subito danni ad uno dei paraurti. Nessun dubbio sull’origine dolosa del rogo. Escluso al momento sia che il raid incendiario possa essere stato deciso e attuato dalla criminalità organizzata e che l’obiettivo fosse il proprietario della Mini. Si indaga sulla vita privata della 60enne. La donna che pure si è recata nella caserma dei carabinieri di Frattamaggiore, diretta dal luogotenente Marcello Montinaro, per formalizzare la denuncia contro ignoti, non ha saputo o forse voluto fornire nessuna indicazione tale da mettere gli inquirenti sulle tracce dei piromani.