La pubblica accusa chiede dure condanne per la tragedia della solfatara che costò la vita ad una intera famiglia. La richiesta è arrivata nel c orso dell’udienza davanti al giudice del tribunale di Napoli, Egle Pilla, da parte dei due Pubblici Ministeri della Procura partenopea, Anna Frasca e Giuliana Giuliano. Sei anni di reclusione per Giorgio Angarano 73 anni di Pozzuoli, legale rappresentante della “Vulcano Solfatara srl” (senza il rito abbreviato, la richiesta sarebbe stata di 9 anni); 5 anni e 4 mesi (sarebbero stati 8) per gli altri cinque soci: Maria Di Salvo, 70 anni, di Pozzuoli, l’omonima Maria Di Salvo, 41 anni, di Napoli, Annarita Letizia, 71 anni, di Pozzuoli, e Francesco Di Salvo, 45 anni, di Napoli; oltre ad una multa di 172mila euro per la società e la confisca dell’area già attualmente posta a sequestro. Agli imputati sono contestati, a vario titolo, ben 14 capi d’accusa, a partire dal reato di omicidio colposo. Come si ricorder, in quel tragico 12 settembre del 2017 persero la vita i coniugi veneziani Massimiliano Carrer e Tiziana Zaramella, e il loro figlioletto Lorenzo, uno dopo l’altro storditi dal vapore che si levò da una voragine apertasi sotto i loro piedi. Unico sopravvissuto il figlioletto più piccolo della sfortunata coppia di coniugi, che oggi vive con una delle zie.

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