Il volo di oltre 15 metri dal quarto piano di un condominio è stato devastante e le sue condizioni erano ormai troppo critiche. Dopo una lunghissima notte di agonia R.I, di soli 15 anni, è morta all’ospedale «Sant’Anna e San Sebastiano» di Caserta. Doveva frequentare il secondo anno di liceo, chi la conosceva la descrive come una ragazza simpatica e solare, senza problemi. Viveva con il padre e l’altra sorella, ma quel giorno si trovava in un appartamento del condominio Austerity di via Cavella insieme alla madre per trascorrere con lei alcuni giorni di vacanza. La notte, però, all’improvviso accade l’irreversibile: la ragazza vola dal quarto piano e muore dopo alcune ore per il pesante impatto al suolo. A dare l’allarme è proprio la madre, che mobilita sul posto il personale sanitario e i carabinieri. La ragazzina viene trasportata d’urgenza nell’azienda ospedaliera casertana, ma i medici non possono fare molto e il cuore della 15enne smette di battere alle prime ore del mattino di ieri. Il pensiero va subito al suicidio, ma nessuno in paese ha la certezza né forse il coraggio di parlarne. I primi ad arrivare sul posto nella notte tra domenica e lunedì sono i militari della sezione radiomobile della compagnia di Capua, ma le indagini sono affidate ai colleghi della stazione di Pignataro Maggiore. Spetterà a loro ricostruire l’accaduto e capire se quello di R.I. è stato un gesto volontario o un incidente. «Alla notizia di una giovane vita spezzata perdiamo un po’ di futuro e di speranza tutti», dice l’assessore alla Cultura e alla scuola Amelia Adduce, interpretando il sentimento dei suoi concittadini. La comunità di Pignataro Maggiore si è d’altronde mostrata particolarmente ferita e colpita dall’accaduto, ma ancora attonita ha deciso unanimemente e secondo un tacito codice di chiudersi nel silenzio e nella preghiera, come forma di rispetto nei confronti della ragazza e della sua famiglia. La comunità intanto fa i conti con l’ennesima perdita prematura di una propria giovane concittadina, dopo quella della 30enne Miriam Di Bernardo a fine giugno, morta dopo 15 giorni di agonia all’ospedale di Caserta a seguito di uno scontro sull’Appia tra Camigliano e Pignataro Maggiore. Se fosse confermato il suicidio della 15enne, la tragedia sarebbe però da aggiungere all’elenco di suicidi e di tentativi di ragazzi tra i 13 e i 18 anni, che ha registrato un picco dopo i due anni della pandemia.