Circa 160mila euro dallo Stato spettanti ai familiari di vittime della camorra, ma le due donne, entrambe indagate, sono risultate essere moglie e suocera di un uomo in carcere e ritenuto dagli inquirenti affiliato al clan Gionta. In azione la Guardia di Finanza. Ricevettero il vitalizio in seguito alla strage di Sant’Alessandro del 26 agosto del 1984 a Torre Annunziata, quando tra le vittime, otto i morti per mano di killer della camorra, ci fu anche il marito e padre delle due donne. Le due donne, madre e figlia, sono ora indagate per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, anche perché accusate di aver messo in scesa una falsa separazione, allorquando la Prefettura aveva cercato di stabilire se i percettori del reddito avessero a che fare con soggetti che orbitavano negli ambienti malavitosi.