OSPEDALETTO D’ALPINOLO – Record di presenze per la quattordicesima edizione della “ ‘A Juta a Montevergine”. Più di 30mila i visitatori che hanno preso parte alla cinque giorni ospedalettese (rispetto ai 20mila al 2011) che rievoca con preghiere, canti e balli lo storico culto mariano dedicato a “Mamma Schiavona”. Entusiasti gli organizzatori per la riuscita dell’evento che ha fatto registrare un boom di prenotazioni alberghiere con devoti provenienti da e fuori Campania.
“Il bilancio – dichiara Antonio Saggese, primo cittadino di Ospedaletto d’Alpinolo – è sicuramente positivo non solo per l’affluenza di persone ma anche per la finalità che si prefigge la nostra manifestazione, ossia quella di rendere visibile la cultura, la tradizione e le tipicità territoriali”. “Il successo – prosegue Gianni Santaniello, consigliere comunale delegato al Turismo – è nella formula adottata quest’anno che ha proposto diversi elementi di novità in linea sempre con la natura della festa”. Fra questi la direzione artistica affidata al maestro Eugenio Bennato che, martedì 11 settembre, ha incantato il pubblico con una singolare perfomance, insieme allo scrittore Pino Aprile, del suo nuovo spettacolo “Profondo Sud”. Un’esibizione molto interessante, vivace e di stretta attualità incentrata sul Mezzogiorno. Altro fattore distintivo: il dialogo gastronomico con Tarvisio. Alla cittadina montana in provincia di Udine, Ospedaletto ha riservato, nell’evento, un’area espositiva dedicata alla promozione delle eccellenze agroalimentari di cui si fregia il territorio friulano. “Un’interazione territoriale – afferma Santaniello – che mette in moto un percorso funzionale ad un gemellaggio ufficiale fra i due comuni”. “Adesso – continua – saremo ospiti di Tarvisio in un’importante manifestazione. In questa occasione faremo conoscere le nostre produzioni di vanto, offrendo anche uno spaccato sull’evento legato al nostro pellegrinaggio mariano con la sua ultrasecolare identità”. E mentre cala il sipario sulla Juta 2012, già si pensa alla nuova edizione. Si è già infatti al lavoro per l’analisi dei questionari, sviluppati dall’Università degli Studi di Salerno (Facoltà di Lettere e Filosofia – corso di laurea in Sociologia e Sviluppo del Territorio) e distribuiti durante la manifestazione irpina. Tirocinanti e stagisti dell’Ateneo salernitano, insieme ad esperti del Gal Partenio, elaboreranno ora i risultati dell’indagine funzionale a far emergere la relazione tra l’evento Juta e gli effetti che, in termini di immagine e percezione, ricevono i prodotti del territorio. L’obiettivo finale è calibrare le politiche di sviluppo, marketing e comunicazione sui tre segmenti di interesse: eventi, territorio e prodotti. “In più – annuncia il consigliere Santaniello – porteremo la Juta in giro per l’Italia, aprendoci di anno in anno a relazioni virtuose con le diverse regioni dello Stivale”. Non mancheranno, infine, delle conferme come il corso di cucina tradizionale e quello di danza popolare che hanno riscosso un buon successo ed apprezzamento. “Per il futuro – sottolinea il sindaco Saggese – dobbiamo sempre più sviluppare un policy di valorizzazione domestica che possa creare maggiormente economia sul territorio. E così dar vigore ai nostri settori produttivi che, con la Juta, hanno la possibilità di essere conosciuti ed apprezzati dal grande pubblico”. “Auspico – conclude – un’azione sinergica di sviluppo che coinvolga tutta l’aria del Partenio ed anche la città di Avellino visto il palcoscenico di visibilità che offre la nostra manifestazione”. Giunto alla sua quattordicesima edizione, l’evento irpino è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Ospedaletto d’Alpinolo in collaborazione con il Gal Partenio, la Comunità Montana del Partenio, l’Ente Parco del Partenio, il Comune di Avellino, l’Abbazia di Montevergine, l’Apl produzioni (Società Europea dello Spettacolo) ed Impulsi.