E’ già scattato lo starter per due dei quattro laboratori di Cinefort, i CFF Lab, che anche quest’anno trasformeranno quattro comuni del Fortore in set per la realizzazione di cortometraggi. Andrea Cocca sta completando “Carbone Doro” a San Marco dei Cavoti, l’esordiente Gianni Cozzi si sta cimentando con “The Drunkness” a San Giorgio la Molara, a giorni ciak caldi -a Molinara- per “Il clown” di Davide Pannullo, chiuderà Michele Salvezza con “Eraser – la bambina che cancellava con la gomma” a Ginestra degli Schiavoni.
“Cinefort e quindi il CineFortFestival –dice Lea Modola, la presidente dell’associazione- nascono per diffondere la cultura ed il linguaggio cinematografico nei nostri territori e lo sbocco naturale sono questi laboratori gestiti nei vari comuni, dalle persone del luogo, affiancate da nostri collaboratori esperti. Quest’anno la nostra kermesse inizierà il 29 agosto per chiudersi il primo settembre.”
Molteplici le forze in campo che stanno serrando le fila tra riprese, casting, scelta delle location: “Non è stata e non sarà una corsa –dice Umberto Rinaldi, regista e da quest’anno coordinatore artistico dei laboratori- perché quello che si concretizza oggi è il frutto di mesi di lavoro, talvolta certosino, per individuare i registi più idonei per i vari paesi, assieme a loro confrontarsi con i gruppi esistenti o appena formatisi nei vari paesi, valutare assieme le storie, discutere sulle diverse problematiche che si incontrano in ogni nuova iniziativa.”
Il terreno è però certamente fertile: “Dove il seme è stato impiantato –prosegue Rinaldi- raccogliere i frutti e più semplice. I laboratori di San Marco, Molinara e San Giorgio sono più che collaudati. Quest’anno esploriamo per la prima volta Ginestra degli Schiavoni, dove però abbiamo trovato ottime condizioni per sviluppare il progetto.”
Dal punto di vista organizzativo, produttivo ed economico è comunque un impegno importante: “La speranza, neppure troppo nascosta –dice Alberto Scarino, coordinatore produttivo dei CFF Lab- è quello di creare una squadra, affiatata, che un poco alla volta riesca a cooptare tutti i comuni che rientrano nell’area del Fortore. Ci piace pensare che, tra qualche anno, si possano trasformare questi nostri paesi in un unico grande set, con tutti i cortometraggi girati nello stesso lasso di tempo.”
Perché tanti sforzi? “Il cinema -conclude Alberto- è una suggestione: lacera, commuove, fa divertire e si rinnova ad ogni film. E quando l’innamoramento sopravviene, crea una sorta di dipendenza.”
Il lavoro di questi giorni si potrà visionare dal 29 agosto al 1 settembre nell’ambito del CineFortFestival: “ll Festival è giunto alla quinta edizione, –conclude Lea Modola- ed è, immodestamente, già diventato una realtà importante e riconosciuta nel panorama dell’offerta culturale sannita. Aderisce all’Afic Lab l’associazione che riunisce i principali festival cinematografici italiani.”