Puglianiello – Il Centro Studi Puglianello, in collaborazione con il Foro dei Baroni e l’Historia Birreria di Puglianello, il sostegno dell’azienda Liverini di Telese Terme e il patrocinio della Camera di Commercio di Benevento, della Provincia di Benevento e del Comune di Puglianello, presenta l’undicesima edizione de ’A fest’ du Puorc’ (la festa del maiale).
La manifestazione, che nelle scorse dieci edizioni ha registrato forte attenzione da parte dei tanti cultori dell’enogastronomia, continua a essere strumento efficace per la valorizzazione delle tradizioni autentiche del nostro territorio. ‘A fest’ du puorc’ (momento in cui il maiale, cresciuto all’interno della famiglia contadina viene ammazzato) rappresenta nella cultura contadina la certezza alimentare, la dispensa del domani, la gioia dell’essere. Dopo avere indagato nelle precedenti edizioni tutti gli aspetti di questa cultura e averne presentato con rigore filologico le straordinarie peculiarità, il Centro Studi, nel riaffermare la propria azione di promozione del territorio, pone l’accento sugli aspetti evolutivi che esprime oggi, attraverso la valorizzazione dei nostri prodotti a km 0 e la promozione di piatti della cucina contadina, rivisitati da grandi chef. Il coinvolgimento degli staff di cucina del Foro dei Baroni e Historia Birreria di Puglianello, dello chef Gianluca D’Agostino del ristorante Veritas di Napoli, dello chef manager Giuseppe Spina di Team Campania (Castello di Limatola) mira proprio alla promozione di questa cultura gastronomica nei suoi aspetti più contemporanei.
L’evento, che si tiene nel centro storico di Puglianello nella settimana dal 30 gennaio al 03 febbraio 2013, ormai all’XI Edizione, presenta un programma ricco d’interessanti novità: mercoledì 30 gennaio in collaborazione con la Federazione provinciale Coldiretti di Benevento alle ore 18,30 presso la sala consiliare del Comune di Puglianello, dopo la presentazione dell’evento da parte dei responsabili del Centro Studi Puglianello, autorità, esperti e giornalisti si confronteranno in un convegno dal tema attualissimo “Filiera corta e Km zerØ: un’occasione per l’agroalimentare ed il territorio del Sannio”; giovedì 31 gennaio nel salone del Castello Baronale (Historia Birreria) presentazione del libro di Massimo Piccolo “90 passi nella gastronomia napoletana” edito da Neapolis Alma Edizioni, sarà presente l’autore.
Dal giovedì alla domenica quattro giorni intensi della festa vera e propria, dove il tutto ruota intorno alla gastronomia del maiale, promuovendo momenti di gioia collettiva: tutta la comunità si abbraccia coralmente in festa, offrendo ai tanti partecipanti del territorio campano e delle regioni vicine la classica e genuina accoglienza della cultura contadina. Gli stand, curati dai tanti volontari del Centro Studi Puglianello, proporranno ai partecipanti la degustazione di alcune prelibatezze della tradizione contadina, il tutto accompagnato dai vini della valle telesina e da tanta buona musica. Gruppi di musica popolare animeranno le serate.
Mentre su prenotazione è possibile vivere due percorsi degustazione, uno più popolare alla Historia Birreria (con il rinomato stinco) e uno più particolare al Foro dei Baroni, con i piatti dello chef Gianluca D’Agostino del ristorante Veritas di Napoli, giovedì sera 31 gennaio, i piatti dello chef manager Giuseppe Spina di Team Campania, venerdì sera 1 febbraio, il menù a quattro mani delle massaie di Puglianello e dello chef Raffaele D’addio del Foro dei Baroni, sabato sera 2 febbraio. Domenica 3 febbraio, sia a mezzogiorno sia a sera, lo chef Raffaele D’addio proporrà ulteriori degustazioni sempre sul tema del maiale. I vini in abbinamento alle degustazioni sono offerti dalle cantine: Tora di Torrecuso, Maiellaro di Melizzano, Tenute Pezzapane di Alvignanello, Poderi Veneri Vecchio di Castelvenere
La festa, che è ormai diventata una straordinaria realtà, nel panorama regionale occupa una più che rilevante posizione nel comparto del turismo enogastronomico e culturale e offre al territorio campano e non solo l’opportunità di rivivere la magia di un momento festoso, dove si erge a protagonista la cultura contadina fatta di luci e ombre, ma sempre e comunque autentica e capace di interpretare l’eccellenza dei tempi.
Sabato 2 febbraio, alle ore 10.30 torna la festa degli studenti con la presentazione di piatti della tradizione locale: parteciperanno gli studenti dell’istituto comprensivo di Amorosi-Puglianello-Melizzano e Faicchio, dell’Istituto per il Turismo di Faicchio e dell’Istituto Alberghiero di Castelvenere.
Domenica 03 febbraio, alle ore 10, in Piazza municipio “Raduno macchine d’epoca” con premiazione; coincide con i festeggiamenti in onore di San Biagio protettore della gola e compatrono di Puglianello, pertanto una banda musicale si esibirà lungo le strade del centro storico. La chiesa parrocchiale sarà aperta tutta la giornata e sarà possibile ricevere l’unzione contro il mal di gola. La festa in onore di San Biagio prevede tra l’altro una processione alle ore 11,00 con intermezzi di fuochi d’artificio, oltre ad un ricco spettacolo pirotecnico nella serata.
La peculiarità de ‘A fest’ du Puorc’ sta nel fatto che attraverso questi momenti di festa s’intende soprattutto recuperare la radice dell’animale cresciuto in famiglia: la materia prima impiegata non è figlia dell’allevamento industriale, ma prodotto domestico per ricreare i migliori piatti della tradizione gastronomica contadina.
L’allevamento del maiale è, infatti, una delle rare usanze che il mondo contadino continua a custodire gelosamente, che resiste al tempo nonostante la vita rurale abbia subito profondi cambiamenti. A Puglianello, allevando in maniera genuina i maiali impiegati per l’offerta gastronomica di questa manifestazione, si vuole dare forza a una tradizione, che oggi è sempre più apprezzata grazie all’affermazione della cultura del gusto, e che viaggia di pari passo con la lotta sempre più diffusa e contagiosa nei confronti dell’omologazione.
L’iniziativa, in collaborazione con enti pubblici e associazioni di categoria enogastronomiche, agroalimentari e turistiche, è all’XI edizione annuale, pertanto non avendo carattere sporadico e occasionale, è diventata un serio riferimento nei programmi di sviluppo pluriennali del territorio campano, con incidenza diretta e duratura sul sistema economico provinciale.