Giovedì 20 ottobre alle ore 21 al Duel Village secondo appuntamento della rassegna ‘Venezia sbarca a Caserta’. In cartellone il cortometraggio di Jonas Carpignano ‘A Chjàna’ sui drammatici fatti di Rosarno e il documentario di Barbara Cupisti ‘Io sono. Storie di schiavitù’ sulle condizioni di vita degli immigrati in Italia. Entrambe le pellicole, presentate alla 68esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, sono tratte da storie vere.
‘A Chjàna’ vincitore del Premio ‘Controcampo’ (per i cortometraggi) racconta infatti le vicissitudini di Ayiva, un giovane immigrato del Burkina Faso che cerca di ricongiungersi con il suo migliore amico dopo aver partecipato alla prima rivolta razziale nella storia d’Italia, quella di Rosarno. ‘Io sono. Storie di schiavitù’ narra invece le vicende di uomini e donne giunti in Italia spinti dalla speranza di una vita migliore e finiti in un incubo ad occhi aperti fatto di miseria e violenza. Non la spettacolarizzazione di una sofferenza altrui bensì un racconto che documenta il crollo di un sogno e della dignità di persone che attendono, reagiscono, e provano a non lasciarsi sopraffare dagli eventi attraverso lo strumento della parola, della confidenza e dello sfogo. Alla proiezione del film seguirà un dibattito con alcuni dei protagonisti degli eventi di Rosarno e con i rappresentanti del centro sociale ex Canapificio, dei dipartimenti immigrazione di Cgil e Cisl e delle numerose associazioni che da anni si occupano del fenomeno in provincia di Caserta.
La rassegna veneziana, promossa in collaborazione con la Ichnos Network Project HD e patrocinata dal Comune di Caserta, proseguirà ogni giovedì fino al 3 novembre. Il biglietto di ingresso è di 3,50 euro.
La Scheda di A CHJÀNA
di JONAS CARPIGNANO
con Koudous Seihun, Cheik Baily Kane
Vincitore del Premio ‘Controcampo’ (per i cortometraggi) all’ultima Mostra del cinema di Venezia ‘A Chjàna’ è basato su avvenimenti realmente accaduti. Carpignano racconta infatti la storia di Ayiva, un giovane immigrato del Burkina Faso che cerca di ricongiungersi con il suo migliore amico dopo aver partecipato alla prima rivolta razziale nella storia d’Italia, quella di Rosarno.
Jonas Carpignano: ‘Ho trascorso l’estate del 2010 incontrando i partecipanti alla rivolta di Rosarno e ascoltando le loro storie. Il film che ne è risultato guarda dall’interno a un fenomeno sociale e politico che è nuovo per l’Italia, e lo racconta dal punto di vista di chi lotta contro il razzismo e lo sfruttamento con la ribellione, la solidarietà e l’amicizia’.
durata 18’
La Scheda di IO SONO. STORIE DI SCHIAVITU’
Una produzione Faro Film in collaborazione con Rai Cinema
Documentario di Barbara Cupisti
Presentato nella sezione ‘Controcampo’ della 68esima edizione della Mostra di Venezia il documentario si avvale del patrocinio di Amnesty International sezione italiana. Sono storie di quotidiana schiavitù quelle dei protagonisti: Mohammad, arrivato in Italia a 14 anni, lavora e studia per ripagare la cifra dovuta per il suo viaggio; Dadir dalla Somalia approda in Italia dopo aver pagato il passaggio ben quattro volte; Solomon è un ex bambino soldato, fuggito dalla guerra in Somalia; Elizabeth è riuscita a ricostruire la sua vita dopo aver denunciato i propri sfruttatori. E poi le vicende di Kabir, Jennifer, Julia e tanti altri. Arrivano in Italia spinti dalla fame, dalla miseria, dalle guerre, o dal desiderio di migliorare il proprio futuro, e per il viaggio sono obbligati a pagare cifre sproporzionate alle organizzazioni illegali e criminali. Una volta arrivati si trovano a lavorare “a nero”, sottopagati o addirittura costretti a prostituirsi per restituire l’ammontare del loro debito. Da Crotone a Napoli a Roma per raccontare queste storie seguendo i versi della poesia “Profezia” di Pasolini.
Barbara Cupisti: Questo è un viaggio nelle emozioni e nei ricordi delle persone che hanno subito il più spregevole dei traffici: quello degli esseri umani. Proprio per questo ho cercato di ridare un “sé” a coloro che ho incontrato. Guardare i loro volti, ascoltare i loro racconti mi è sembrato l’unico modo per farli uscire dall’“invisibilità” che rende impossibile la rivendicazione dei loro diritti. Ho deciso quindi di soffermarmi sui primi piani, sugli sguardi, sui silenzi che normalmente sfuggiamo per la nostra indifferenza. Laddove per motivi di sicurezza ciò non sia stato possibile, li ho raccontati attraverso le loro mani, i dettagli, i loro corpi. “Profezia” di Pasolini è stata la mia guida in questo “mondo sotto il mondo”.
regia Barbara Cupisti
soggetto e sceneggiatura Barbara Cupisti e Patrizia Todaro
direttore della fotografia Bruno Fundarò
montaggio Erika Manoni
fonico in presa diretta Daniele Maraniello
musiche Rudy Gnutti e Vittorio Giannelli
produttori Giorgio Magliulo
durata 61’
IL CALENDARIO DEI FILM
Giovedì 13 ottobre ore 21 Radici di Carlo Luglio e Alice di Roberto De Paolis
Giovedì 20 ottobre ore 21 Io sono. Storie di schiavitù di Barbara Cupisti e A Chjàna di Jonas Carpignano
Giovedì 27 ottobre ore 21 Scossa di Francesco Maselli, Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti, Nino Russo
Giovedì 3 novembre ore 21 Summer Games . Giochi d’estate di Rolando Colla
Fuoriprogramma (in collaborazione con Feltrinelli di Caserta)
Venerdì 28 ottobre ore 21 Là-bas di Guido Lombardi