CASERTA – Venerdì 19 aprile, ore 21.00, al Teatro Civico 14 di Caserta andrà in scena il nuovo appuntamento della Rassegna Sciapò | al Civico col Cappello, ciclo di spettacoli ideato da Domenico Santo con l’obiettivo  di ristabilire il filo diretto col pubblico attraverso il gesto del “fare cappello” alla fine della messa in scena. Diretto da Silvana Pirone e Luigi Imperato, fondatori della compagnia Teatro di Legno che nel 2010 si è aggiudicata il Premio Vittorio Mezzogiorno, Home è tratto da un racconto del Collettivo di scrittori Corpo 10. Al centro della pièce c’è il viaggio attraverso la vita di quattro personaggi che si alternano sulla scena per trasmettere la loro disperazione, vissuta, al contempo, come un  grido di speranza e un tentativo di salvezza. La vicenda ruota attorno ad un incontro  di solitudini che la vita mette a dura prova e costringe a scontrarsi e a riflettersi negli occhi del mondo.

Attraverso la performance di Fedele Canonico conosciamo, così, la storia di Gennaro di Cristo, ex attore costretto a rinunciare ai suoi sogni e che si ritrova, suo malgrado, a far parte della più grande messa in scena, la vita. Disperato eroe dei nostri tempi, che voleva fare del teatro la sua “Home”, comprende infine che anche il vecchio salotto di una casa in Via Nilo può tramutarsi in un grande palcoscenico e celare trame ed emozioni talvolta indecifrabili. Tale scoperta fa cadere il velo che separa realtà e finzione e sul filo di questo precario disequilibrio Gennaro si muove con disperazione e rabbia verso una graduale presa di coscienza. In quel salotto, circondata dagli sguardi indiscreti di vecchie fotografie, c’è Marilyn Monroe che col suo abito bianco e la chioma bionda dà il suo estremo saluto al mondo: “Bye bye baby” sembra dire, mentre la corda ancora penzola dal soffitto. Marilyn è Lo Carmine Maria, donna ormai anziana che ha smarrito se stessa nell’immagine incorniciata alla parete, si è lasciata ingannare dalla bellezza e non si ritrova più negli sguardi altrui. Il suo personale viaggio verso la morte è  l’unica possibilità di salvezza.

Cosa porta una donna ormai anziana a mettere in atto il folle gesto di una vita? Cosa salva l’essere umano?Cosa spinge Gennaro Di Cristo a restare in quella casa dove l’incompiuto prende forma? Forse semplicemente il desiderio di avere un piano da seguire, l’illusione che ci sia un senso superiore, la lucida follia di sfidare la vita e dire al mondo “io sono qui, esisto”. Home racconta, infine, la vita delle sorelle Veneruso, figlie di Maria/Marilyn; racconta il loro rifiuto delle assurde idee della madre, il modo in cui dimostrano di essere più concrete, forse spietate, ma legate alla vita vera del quartiere, ben più dura di ogni idealità estetica e del finto atteggiarsi a diva del cinema. Home è l’incrocio di queste storie, in una casa, la casa di Marilyn.  Marilyn’s home.

 

 

Corpo 10 è un collettivo di scrittori che  intende unire  persone provenienti da ambiti differenti:  tavole di palcoscenico, titoli e attacchi, matite e registri, angoli di strada di provincia o di città. Il  campo d’azione del gruppo è il racconto come storia da pronunciare a qualcuno. Letteratura per pagina scritta ma che possegga la qualità del dire.  Letteratura ad alta voce. La lettura pubblica è, per scelta programmatica, uno dei mezzi fondanti attraverso il quale Corpo 10 si apre all’esterno, mai pago di confronto. Il collettivo si pone l’obiettivo di sperimentare diverse forme di scrittura condivisa, fondendosi in una sola firma o affiancando le firme dei singoli autori attraverso un sistema di microcomunità di lettori con diritto di intervento, replica, manipolazione.

 

Teatro di Legno viene inaugurato nel 2003 da Luigi Imperato e Silvana. Ai due fondatori si aggiungono, nel tempo, attori e collaboratori provenienti da esperienze diverse che vanno dal teatro di prosa al mimo corporeo e al teatro di strada. Dopo i primi progetti, che occupano spazi per lo più non teatrali, la compagnia si dedica a lavori di prosa, con drammaturgia originale, che tentano di unire la tradizione del teatro con la ricerca di un percorso individuale arricchito dagli stimoli del contemporaneo. Il punto di partenza di ogni lavoro della compagnia è il bisogno di mettere in scena storie e lo studio sul  corpo dell’attore, sottoposto agli stimoli offerti dei registi.  Lo scegliere il corpo come origine non vuol dire dimenticare voce, testo e racconto su cui invece verte gran parte del lavoro

 

Teatro Cerca Casa nasce da un progetto di Manlio Santanelli, tra i maggiori scrittori e drammaturghi contemporanei, e si fonda sulla creazione di un circuito, una rete che consenta agli spettacoli di andare in tournèe presso diversi appartamenti-teatro e così incontrare, ogni volta, un pubblico nuovo. Un’opportunità per il teatro e gli spettatori, dunque, di sperimentare una dimensione diversa di fruizione di una performance dal vivo. Animata da attori, drammaturghi e operatori culturali del settore, l’iniziativa intende conciliare l’“intimità” propria di una casa privata con il “teatro” nel suo significato più antico e veritiero, senza mancare di lasciare spazio anche alla musica (con o senza accompagnamento in prosa) e a nuovi autori.

 

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