PIEDIMONTE MATESE – Si è alzato ieri il sipario sulla rassegna Teatri di Pietra anche a Piedimonte Matese, per il quarto anno consecutivo, nello scenario suggestivo del Parco archeologico del Monte Cila. Davanti a un folto pubblico, attento e rapito dall’intensità dell’interpretazione, si è esibita Mariangela D’Abbraccio, una signora del teatro italiano, che ha presentato “Camille Claudel”, un testo di di Dacia Maraini per la regia di Consuelo Barilari.
La rappresentazione è ispirata alla vicenda, vera e tormentata, di Camille Claudel, artista discussa e sfortunata di inizio Novecento, allieva e amante dello scultore Auguste Rodin e del musicista Claude Debussy, che viene internata in un manicomio nel 1913 e muore nel 1943, pagando duramente la sua ricerca di libertà e di affermazione artistica in un mondo conformista e borghese come quello della sua famiglia e della schiera, tutta maschile, degli artisti francesi dell’epoca. Straordinaria l’interpretazione della D’Abbraccio, che riesce a rendere con intensità e commozione tutte le sfumature biografiche e psicologiche del personaggio, contagiando il pubblico con la forte ed ambivalente emotività di Camille. Complesso anche dal punto di vista teatrale lo spettacolo, che conta non solo sulla strordinaria capacità dell’attrice, da sola in scena per l’intera durata della rappresentazione, ma anche su voci registrate, musiche e immagini, come quelle straordinarie d’archivio della vera Camille Claudel. A salutare e ringraziare Mariangela D’Abbraccio, l’Assessore alla cultura di Piedimonte Matese, prof. Costantino Leuci, che ha dato appuntamento al pubblico per i prossimi due spettacoli: ” Buonanotte Oreste” il 7 agosto e ” Del Minotauro” il 22 agosto. “E’ un onore per Piedimonte ospitare il grande Teatro italiano con la rassegna “Teatri di pietra” -ci dice l’Assessore – e un piacere poter offrire al pubblico cittadino occasioni culturali di qualità. E’ vero che le risorse per queste attività sono sempre più esigue, per i continui tagli governativi e regionali, ma l’Amministrazione è riuscita a reperire i fondi necessari anche attingendo alle indennità di carica del Sindaco e degli Assessori alle quali da anni rinunciamo proprio per far fronte alle esigenze in campo sociale e culturale”.