Grande successo per “Le Stagioni di Jommelli”, il convegno internazionale nel terzo centenario nella nascita di Niccolò Jommelli tenutosi quest’oggi ad Aversa. Il convegno, a cura della Fondazione Pietà de’ Turchini e il Dipartimento di Lettere della Seconda Università degli Studi di Napoli, con il patrocinio del Comune di Aversa, ha visto la direzione scientifica di due esponenti del mondo accademico quali i professori Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione. Il convegno rappresenta la conclusione ad un ciclo convegnistico che si è svolto in diverse sedi, nazionali e internazionali (Lisbona, Reggio Calabria, Venezia e Vienna). Le istituzione coinvolte nel progetto di celebrazione sono numerose e prestigiose: Seconda Università degli Studi di Napoli, Teatro di San Carlo di Napoli, Fondazione Pietà dè Turchini di Napoli, Conservatorio di musica “F. Cilea” di Reggio Calabria, Istituto Da Ponte di Napoli-Vienna, Istituto Italiano per la Storia della musica di Roma, Fondazione Cini di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Universitat Wien – Austria, Centro Studi “Divino Sospiro di Lisbona – Portogallo. Nel corso dell’incontro che si è tenuto presso il Salone Romano del Teatro Cimarosa, Francesco Cotticelli ha affrontato il tema della drammaturgia a Napoli fra gli anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo, soffermandosi sulla figura di Niccolò Jommelli. “Il Convegno di oggi – ha detto il Sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco – rientra nell’ambito del ‘Jommelli Cimarosa festival’ che persegue un obiettivo ben più alto. Vogliamo, infatti, iappropriarci dei nostri simboli, spesso trafugati, per candidarci a città ospitale di arte e cultura. Tutto questo può avvenire solo costruendo una rete di relazioni e partnership come quelle con la fondazione Teatro San Carlo e Pietà de’ Turchini o con la Seconda Università degli Studi di Napoli. Costruire dunque una rete con altre Istituzioni per raccogliere e vincere la sfida di Aversa città di turismo”. Il convegno continuerà domani e domenica a Napoli nella chiesa di Santa Caterina.