Domenica 29 gennaio, ore 18, l’Auditorium Bianca d’Aponte, via Nobel, Aversa, ospiterà Raiz e Fausto Mesolella, la narrativa e il canto, il passato e il presente, sul medesimo palco, in una sintesi romantica, proletaria, migratoria. Oltre i limiti dello spazio geografico, o geopolitico, e fisico. Oltre l’insulto di chi una volta era marinaio e s’imbarcava per i continenti portando nella sacca un destino da ricreare e tanta fame. È l’istinto che sta dietro le quinte e nelle vene di “Dago Red”: prima un album, uscito pochi mesi fa, oggi un concerto, che vede insieme il cantautore Raiz e il chitarrista e produttore Fausto Mesolella. Complici di uno studio che muove dalle origini dell’arte del Sud e arriva lontano. Non snaturandosi bensì moltiplicando verbi, azioni, emozioni, immagini. Disco che trova la sua origine nell’omonima collezione di racconti scritti dall’italo-americano John Fante e pubblicati negli anni Trenta del Novecento. Nelle parole degli stessi artisti, Dago Red si potrebbe tradurre approssimativamente come “Rosso terrone”. Intendendo il rosso come vino. Ed il “vino terrone” è vino rosso paesano, quello che forse non è amato dai palati raffinati dei sommelier ma che è forte, sincero e inebriante. Il disco – e il live – è composto dalla rielaborazione di memorabilia del canzoniere napoletano che si mescolano a ciò che napoletano non è d’anagrafe ma che, altrettanto, appartiene allo spirito di questo affascinante duo di cittadini del mondo.

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