CASERTA – Un artista leggero e profondo, un uomo semplice tra il suo pubblico, questo è stato Franco Battiato nella serata di sabato. Nell’incantevole e magica atmosfera della Torre medioevale a Casertavecchia, trasformata in uno splendido anfiteatro (merito del direttore artistico Casimiro Lieto), davanti ad una platea composta e attentissima, il cantautore siciliano ha iniziato con qualche melodia dal suo ultimo album “Apriti Sesamo”, per poi ripercorrere alcuni tra i suoi più grandi successi.

Applauditissimo e acclamato dalla piazza, Battiato si è dato, in un crescendo di emozioni, con testi densi di significato, in unione con il suo pubblico, cogliendone in alcuni momenti gli umori più restii nel venir fuori. La ricerca di senso e di una identità, sfuggente e a tratti perduta inesorabilmente con il tempo passato, ha rappresentato anche in questa serata la felice “ossessione” di Battiato. Le sue raffinate particolarità e i suoi virtuosismi, fissi nel guidare le parole e le canzoni, non possono che fare, del nostro artista, ancora uno da amare o da odiare senza alcuna mediazione possibile.

Ma a quella leggerezza, insieme con la sua profondità, non c’è scampo: i richiami restano troppo forti per rimanerne indifferenti. E questa magia si è così ripetuta anche sabato a Casertavecchia, tanto da costringere lo stesso cantautore a ritornare sul palco, dopo aver finito, per ben due volte e a definire “un regalo” quell’atteggiamento della sua gente. Quella stessa gente che ha dato il tutto esaurito fin da subito e che ha reso indimenticabile l’inizio della 43esima edizione di “Settembre al Borgo”. La manifestazione, che si snoda tra i vicoli e le stradine del meraviglioso borgo, rappresenta un prezioso biglietto da visita per questa perla casertana, sempre più affascinante e che ogni anno rinnova il suo fortunato matrimonio con la kermesse settembrina.

Intanto, tanti altri saranno nei prossimi giorni gli artisti che animeranno l’evento fino al 13 settembre, tra note e parole, musica e emozioni, immobili e non più dei suonatori, incastonate come sono e saranno tra le mura e le stelle.

 

Nicola del Piano

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui