Sarà presentato venerdì 8 giugno alle ore 18,30, nella splendida cornice del salone “Capecelatro” presso il seminario diocesano di Capua, il libro “I più antichi documenti di S. Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII – XVI sec.)” dello storico Giancarlo Bova.
“Occorreva dare ai cittadini fossatari – ha dichiarato il sindaco Antonio Papa – la coscienza delle origini. Perché senza memoria storica non vi può essere futuro”. Il libro infatti è stato patrocinato dall’amministrazione comunale di Santa Maria La Fossa, e fa seguito all’altra pubblicazione dello stesso autore “La chiesa di Maria SS. Assunta in cielo in S. Maria La Fossa – I Greci”, che ripercorre la storia della bellissima chiesa – basilica fossatara. “Attraverso lo studio degli atti giuridici è possibile vedere molto bene l’evoluzione del centro medievale, denominato dapprima locus S. Marie que dicitur alla Fossa (1121), chiamato poi villa S. Marie ad Fossam pertinenciarum Capue (1492). Si tratta di un villaggio lungo il fiume Volturno, dove i mercanti provenienti da Castelvolturno si fermavano con le loro imbarcazioni nel porto Femirarum o Mulierum per vendere le loro merci, all’ombra della chiesa dedicata alla Vergine Assunta (X – XII sec.), che rappresentava un asilo di pace per quegli uomini affaticati e per tutti gli abitanti.” E’ questo lo scopo che ha motivato Giancarlo Bova, storico di fama internazionale, nella stesura del libro “I più antichi documenti di S. Maria La Fossa – Greci ed Ebrei (XII –XVI sec.)”: tracciare un profilo storico dell’antico borgo di S. Maria La Fossa, sia pure per relata, attraverso la lettura delle pergamene che danno atto delle vendite, concessioni in enfiteusi o in estaglio, conferme, cessioni, permute, donazioni, testamenti, contratti di divisione, etc. che avevano ad oggetto beni immobili che si trovavano ubicati presso l’antico borgo fossataro. Un libro che vuole rappresentare il completamento in un certo senso del lavoro di analisi storica, già intrapreso con “La Chiesa di Maria SS. Assunta in cielo in S. Maria La Fossa”. In quest’ultimo libro il Bova, prima di iniziare l’analisi storica della bellissima chiesa che è dedicata all’Assunta (e che vale assolutamente la pena di visitare), si intrattiene ampiamente sulle origini del borgo fossataro.