Venerdì 12 Maggio, alle ore 21, presso il Multicinema Duel (in Via Borsellino, Caserta) ci sarà il concerto, ad ingresso gratuito, del CD d’esordio dei Nantiscia. La serata sarà aperta da una breve presentazione cui parteciperanno la scrittrice Marilena Lucente e il critico Enzo Battarra; modera la giornalista Beatrice Crisci Il cd, già prima della pubblicazione, ha suscitato interesse negli addetti ai lavori tanto che i brani “Sta’ Felicità” e “N’è ora” fanno parte della colonna sonora del corto “La Condanna dell’Essere” dell’esordiente regista Adriano Morelli, prodotto da Silvestro Marino, con, tra gli altri, Maurizio Casagrande. Il concerto presenterà tutti i brani contenuti nel disco, registrato nel periodo gennaio-marzo 2016 La formazione -composta da Ferdinando Ghidelli (pedal steel e chitarre), Annalisa Messina (voce), Peppe Vertaldi (batteria) affiancati dal “duo familiare” di Donato Tartaglione (contrabasso) e del talentuoso figlio Ubaldo (Chitarre e mandolino)- sarà affiancata come sempre da Pina Valentino (percussioni) e Almerigo Pota (flicorno) ed inoltre saranno ospiti della serata Mario Ciro Sorrentino (flauti e ciaramella), Luciano Pesce (tastiere) e Mimmo Vastano (voce recitante). Accompagnerano col ballo alcuni brani Mina Fiore e Luigi Rende. Sarà presente in sala anche il produttore Andrea Aragosa che sin da subito ha sposato e quindi prodotto il progetto musicale del gruppo casertano Il CD Brani che attingono alle radici -“N’trezziannno culure” (dedicata a S. Leucio), “Addo’ so ghiut” (rivisitazione di un brano tradizionale di Castel Morrone unita ad una tarantella del Gargano), brani inediti che omaggiano il “magico” mondo femminile -“Lu santo Piscatore” (rielaborazione musicale di un racconto tratto da “Donne che corrono con i lupi” di Clarissa Pinkola Estés), “Concetta abballa”, “N’è ora” e “Sta felicità” (che è, simbolicamente, il manifesto del gruppo) e quelli che si aprono alla contaminazione, tipica della “world music”- quali “Celtinando” (richiamante arie celtiche), “De toute les choses” (che ricorda la musica popolare francese) e “Sciummo sciummo” (con chiari riferimenti alla cultura medio-orientale). Quasi tutti i brani portano la firma di Ferdinando Ghidelli e Annalisa Messina (che è autrice anche dei testi) a rimarcare lo stretto rapporto creativo e di amicizia che, insieme al resto del gruppo, ha radici profonde

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