“Il Belvedere di San Leucio deve diventare un centro di formazione e valorizzazione dei centri Unesco per l’intero Mezzogiorno d’Italia. I sindaci intendono assumersi le proprie responsabilità, entrando maggiormente nella gestione dei beni Unesco, che devono diventare un’eccezionale opportunità di sviluppo culturale, ma anche economico, un elemento capace di produrre un aumento del pil in ogni territorio”. Questa la proposta formulata stamani dal sindaco di Caserta, Carlo Marino, nel corso del convegno dal titolo “Governance e sostenibilità economica dei siti Unesco” tenutosi presso il Belvedere di San Leucio. Il prestigioso appuntamento, organizzato dal Comune di Caserta in collaborazione con il Centro Unesco di Caserta e i Club Unesco di Napoli, Pompei, Caserta e Benevento, l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta, e l’Icomos (International Council on Monuments and Sites) Italia, ha visto anche la celebrazione del Direttivo Nazionale Unesco, con la presenza di 15 Sindaci di città italiane sedi di beni patrimonio dell’umanità coordinati dal Presidente, ovvero il sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi. Dopo i saluti istituzionali del sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Antimo Cesaro, dell’ambasciatore Francesco Caruso, consigliere del Presidente della Regione Campania per le relazioni internazionali e Unesco, del prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, e del sindaco di Caserta, Carlo Marino, c’è stato il momento molto atteso della consegna della cittadinanza onoraria di Caserta al maestro Ennio Morricone. Nella motivazione letta dal Sindaco Marino è stata riconosciuta come “altamente meritoria l’attività tutta del Maestro Morricone, da decenni celebrato in ogni angolo del globo. La sua arte, le sue composizioni hanno saputo suscitare da sempre fortissime emozioni, tanto da esaltare l’immagine cinematografica che finisce per essere essa stessa ineludibilmente soggiogata alle sue armonie. Il contributo fornito dal Maestro è unanimemente riconosciuto e costituisce esempio e modello per generazioni di musicisti che si sono ispirati alle sue costruzioni musicali”. I lavori sono proseguiti con tanti momenti importanti, con diverse tavole rotonde su vari temi legati alla gestione, allo sviluppo e alla valorizzazione dei beni Unesco della Campania. A discutere di questi argomenti alcuni sindaci delle città campane sedi di beni Unesco, i direttori delle Soprintendenze all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Salvatore Buonomo, e per la provincia di Salerno e Avellino, Francesca Casule, il presidente emerito di Icomos Italia, Maurizio Di Stefano. Ai tavoli, poi, hanno partecipato i rappresentanti del mondo dell’industria, delle attività produttive, dell’agricoltura, del commercio, oltre che tanti manager e dirigenti pubblici specializzati nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio artistico-culturale. Nel corso del convegno, poi, è stata annunciata la partecipazione del gruppo casertano di musica popolare “Nantiscia” (in rappresentanza dell’Italia) all’undicesima edizione dell’International Music Festival “Sharq taronalari” (Melodie d’Oriente), importante rassegna di musica etnica-world in programma dal 25 al 30 agosto a Samarcanda, nella Repubblica dell’Uzbekistan, che vede la partecipazione di gruppi musicali di oltre 50 Paesi. L’evento si tiene ogni due anni, col patrocinio del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri dell’Uzbekistan, nella incantevole città di Samarcanda, “la Perla dell’Asia centrale” dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Ad annunciare questa prestigiosa presenza casertana alla kermesse asiatica è stato un funzionario dell’ambasciata uzbeka in Italia, accompagnato dal console onorario della Repubblica dell’Uzbekistan in Caserta, per la Campania e il Molise, l’avvocato Vittorio Giorgi.