Con il patrocinio morale del Comune di Caserta e dell’Osservatorio comunale contro la violenza sulle donne, su iniziativa della preside Adele Vairo, si è tenuta stamani, nell’aula magna del liceo Manzoni, la presentazione del libro di Giuliana Covella “Fiore come me…Dieci storie di vite spezzate”.

Iniziativa che si innesta nell’ambito delle attività del neo nato osservatorio comunale, che di qui a breve decolleranno, di cui l’istituto diretto dalla preside Vairo è sottoscrittore del protocollo di intesa che ha permesso di mettere in rete istituzioni, scuola, sindacati, sanità e forze dell’ordine. A fare gli onori di casa e a dare il saluto di benvenuto agli ospiti, è stata la dirigente del prestigioso liceo del capoluogo che ha illustrato come l’istituto Manzoni sia pioniere quanto a centro di ascolto e supporto alle giovanissime in caso di difficoltà, grazie all’istituzione del Cic.

Un credito che ha permesso l’inserimento del Manzoni nell’osservatorio comunale che la prossima settimana sarà ufficialmente convocato dal presidente del consiglio comunale, Gianfausto Iarrobino, per l’insediamento dopo l’approvazione in giunta. E non è neppure un caso l’evento di ieri che segna solo il primo capitolo di una serie di iniziative, programmate dal Manzoni, volte a rafforzare la campagna di sensibilizzare contro la violenza di genere. Un impegno che il liceo ha tradotto nel video “La dignità non ha prezzo”, proiettato ad inizio lavori. Particolarmente toccante è stata la lettura di alcuni brani dell’opera di Giuliana Covella, eseguita da Paola, studentessa prodigio del Manzoni, che ha suscitato brividi di emozione nei presenti grazie ad una interpretazione magistrale del dramma di alcune delle dieci donne uccise per mano del proprio ex, della camorra o per aver osato denunciare i pedofili che avevano abusato dei propri figli. Davvero toccante il racconto dell’autrice in questo viaggio ‘nell’inferno’ delle vittime e dei propri familiari, un viaggio che l’ha cambiata per sempre. Uno stile originale, quello di Giuliana Covella, che va dritto nelle corde dell’animo di chi sfoglia il suo libro, dove questi dieci fiori, recisi nel cuore dei propri anni, si raccontano. Teresa, Mina, Nunzia, Matilde, Emiliana, Enza, Palma, Pina Fiorinda, Mena: queste le dieci vite spezzate racchiuse nel libro della giornalista napoletana, che si è avvalsa della collaborazione della Fondazione Polis. Hanno portato il proprio contributo il questore Giuseppe Gualtieri (che ha strappato applausi a scena aperta agli studenti), il tenente dei carabinieri Vittorio Taborra, l’assessora comunale alla Cultura Tina De Negri, l’avvocato Ottavio Pannone, Paolo Miggiano della Fondazione Polis. E poi Adele Grassito in rappresentanza dell’associazione Spazio Donna, la consigliera di Parità Francesca Sapone. Gli interventi sono stati coordinati dalla giornalista Teresa Gentile.

 

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