“Voglio che il Teatro Comunale sia l’agorà della città, la casa della cultura di Caserta. In questo momento la struttura è distante dai cittadini. Il mio obiettivo è che invece sia viva non solo in occasione del singolo evento, ma per 365 giorni all’anno, con iniziative culturali continue, che coinvolgano soprattutto i più giovani”. A dichiararlo è stato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che stamani è intervenuto alla presentazione della nuova stagione del Teatro Comunale. “Mi aspetto un risveglio della città, – ha proseguito Marino – che arrivino proposte, idee. Il Comune da solo non ce la può fare, il cittadino deve partecipare attivamente, pensando a nuovi modelli di cultura, di turismo. Sappiamo, infatti, che viviamo una condizione di dissesto finanziario. Tuttavia, questo problema si risolve, quello che preoccupa e che quindi dobbiamo affrontare con forza è il dissesto culturale”. Il primo cittadino, poi, ha proposto di “aprire il teatro alla città, alle associazioni di categoria, creando un humus nuovo, un nuovo modello di cultura e turismo che coinvolga tutte le forze in campo e che rappresenti una grande occasione di rilancio economico per la città. Personalmente – ha aggiunto – ho la responsabilità di far riappassionare i casertani, lo voglio e lo posso fare assieme a tutte le forze della città, a partire dalla cultura, che è ‘fabbrica’ di emozioni. Ho il compito di risvegliare l’orgoglio di essere casertani, ma ho bisogno dell’aiuto di tutti”. Il sindaco, poi, rispondendo ad una domanda posta da una giornalista presente alla conferenza stampa, ha annunciato che il Comune di Caserta chiederà alla Regione una quota per realizzare un’iniziativa culturale a Casertavecchia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, che ricalchi la tradizione della storica manifestazione che si svolge da oltre 40 anni nella frazione. “Vogliamo riportare una kermesse importante nel Borgo – ha dichiarato Marino – ma sappiamo anche che non bastano i singoli progetti per rilanciare il turismo e la cultura sul territorio. Serve una seria programmazione delle strategie di sviluppo dei due settori, coinvolgendo tutta la città e gli operatori, facendo sistema”.

 

 

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