CASERTA – Da Pasquale Iorio, della Rete Etica dei Valori, riceviamo e pubblichiamo. “Come ci ha ricordato Giuseppe De Nitto in occasione della riunione delle piazze del sapere, esiste una normativa che fa obbligo agli editori ed agli autori locali di consegnare una copia dei libri (pubblicati o da presentare nelle librerie) alla biblioteca comunale.

Finalmente, dopo tante lotte di cittadini e di associazioni, la storica Biblioteca “Ruggiero” di Caserta è stata resa agibile al pubblico nelle splendide sale delle palazzine del’ex macello in via Laviano. Ciò rende possibile a tutti di ottemperare ad una norma, come mi è capitato di fare a me stamattina con la consegna e catalogazione dei tre volumi sul Sud che resiste, pubblicati dalla Ediesse. Donare uno scritto o un documento alla biblioteca comunale è un atto di grande senso civico, di partecipazione alla vita collettiva, di crescita di una comunità. In ogni civiltà non c’è gesto più nobile che il dono gratuito per rendere beni comuni a disposizione dei cittadini gli strumenti del sapere e della conoscenza, come i libri. Ciò consente ai cittadini (in primo luogo ai giovani, agli studenti, ai ricercatori) di poter avere a disposizione il ricco patrimonio accumulato in una delle biblioteche più antiche ed importanti del nostro Paese. La quantità e la qualità delle opere qui conservate è di valore e di prestigio a livello nazionale e mondiale. E’ già molto bello oggi vedere le sale ancora in via di allestimento frequentate da tanti studenti e docenti per consultare, leggere e documentarsi sui materiali catalogati. Per dare un senso forte – in primo luogo di comunicazione e di partecipazione – la rete delle associazioni che danno vita alle piazze del sapere, in collaborazione con l’Assessore alla Cultura, hanno deciso di organizzare un primo evento aperto alla città. Il 13 gennaio 2012 dalle ore 16,00 alle ore 18,30 vi sarà l’Epifania della nuova biblioteca. Sarà un momento eccezionale con la partecipazione ed il contributo delle istituzioni locali, delle persone e delle associazioni, con letture di libri, poesie, brani teatrali, canti popolari e musiche. Una vera e propria festa della cultura e del sapere, come bene comune e partecipazione consapevole. Una volta tanto nella nostra città la cultura sarà protagonista assoluta, non grazie a grandi quanto costosi eventi, bensì grazie al contributo volontario ed alla dedizione di chi ritiene la conoscenza il vero fattore trainante di ogni processo di sviluppo e di innovazione del territorio”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui