La presentazione di un libro rappresenta un evento culturale. Ma non sempre suscita interesse e partecipazione adeguata.Se poi si parla di temi attuali e di frontiera, come quelli dell’immigrazione e dell’integrazione occorre particolare attenzione e cura. Come è stato fatto oggi in occasione del volume curato da Simone De Coinceisao “Il viaggio di Joanna”, Graus editore, che è stato presentato in pieno Ferragosto sul Lido Luise a Castel Volturno, su iniziativa della rete delle Piazze del Sapere. L’iniziativa ha riscosso un grande successo e partecipazione di tanti turisti e villeggianti, grazie ad alcuni ingredienti. Certamente il tema era di grande attualità in un contesto come quello domiziano, che per anni è stato al centro dell’attenzione. Come ha sottolineato Rosalba Scafuro – assessore comunale alle politiche sociali – che ha ricordato le battaglie per far crescere una cultura dell’integrazione e dell’inclusione, per sconfiggere ed isolare ogni forma di violenza e di discriminazione. L’autrice del libro, una nostra amica brasiliana d’origine, ha raccontato il lungo viaggio degli schiavi dall’Africa sulle vie del riscatto: prima dal Sud e Nord America, poi verso l’Europa e l’Italia, in nun percorso all’incontrario rispetto ai migranti del nostro Paese all’inizio del secolo scorso. L’evento è risultato partiolarmente attrattivo, un’occasione di socialità e di apprendimento piacevole, anche grazie alla contaminazione tra linguaggi diversi, fatti di colori, musiche e danze. A partire dalle note di Ciro Formisano, cantautore ed interprete di brani di musica popolare napoletana (con particolare riferimento ai migranti), che in alcuni brani è stato aiutato ed accompagnato da alcuni villeggianti. Poi c’è stata una sorpresa con commento e letture di brani poetici sui temi dell’amore e dell’incontro con i diversi da noi (proposti dall’ex sindaco di Castel volturno Mario Luise, in un dialogo in spagnolo con l’autrice del libro). Il clou dell’incontro si è avuto con una vera performance di musiche e colori offerti dalle giovani danzatrici nigeriane, presentate dal d. Antonio Guarino (missionario comboniano ed animatore della vita sociale della Parrocchia del centro Fernandes, dove da poco è stato inaugurato il museo etnico ed interculturale (dedicato a J.E. Masslo, a Miriam Makeba, ai giovani ghanesi massacrati dalla camorra, ma anche a tutte le vittime di violenza e di fanatismo religioso e razziale). Le giovani danzatrici hanno dato vita ad una esibizione di danza che ha incantato tutti i presenti, tantissimi turiiti e bagnanti che incuriositi sono accorsi dalla spiaggia. Come ha sottolineato l’autrice Simone, si può continuare a seminare cultura e conoscenza dell’altro in un territorio difficile per far crescere occasioini di ascolto, di incontro e di convivenza multietnica, anche grazie a progetti con le scuole e con le istituzioni locali e regionali. Su questi temi ritorneremo con la rete di associazioni del terzo settore con il prossimo evento, che come negli anni precedenti abbiamo intenzione di promuovere con l’intento di creare ponti di culture e religioni diverse. Anche quest’anno – in occasione dell’anniversario dell’uccisione di JE Masslo – renderemo un omaggio a tuttel vittime della violenza. Lo faremo il 26 agosto pv ore 17,30 proprio nella sala del Museo Interculturale del Centro Fernandes. Anche in questa occasione proveremo a mettere insieme linguaggi e messaggi diversi – per cultura e religione, come quelli del cristianesimo e dell’islamismo, con la presentazione del libro di Stella Eisenberg (su una famiglia di ebrei erranti ed in fuga dal razzismo), accompagnati dai ritmi etnici e le danze dei giovani nigeriani. Aggiungeremo anche un’esposisione di prodotti tipici delle fattorie ed orti sociali delle nostre terre, ed anche di artisti ed artigiani di altri mondi.