Piedimonte Matese- Pasolini è vivo e “corsaro” più che mai. Bellissimo incontro di riflessione nell’ambito della rassegna del “Maggio culturale” piedimontese organizzato dal comune matesino ( ne è animatore sin dalla prima edizione l’assessore Costantino Leuci) dedicato allo figura multiforme di Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla tragica scomparsa . L’occasione ha visto protagonisti alcuni studenti del liceo “G.Galilei” di Piedimonte Matese e, soprattutto, della docente Raffaella Izzo autrice di un saggio pubblicato nella prestigiosa rivista letteraria a livello nazionale “Poetiche”(Mucchi editore) A presentare l’iniziativa, svoltasi nella biblioteca comunale, la docente Anna Conte che ha richiamato la ricorrenza dalla morte dello scrittore-regista-polemista ma specialmente l’importanza dello studio pubblicato dalla docente matesina . Il carattere poliedrico e profetico dell’intellettuale friulano, il suo coraggio di testimonianza , il suo essere scomodo, le traiettorie del suo vasto percorso artistico umano sono stati prima tratteggiati nelle breve introduzione dalla Conte ma prima ancora da alcuni studenti della Vb del liceo matesino ripercorrendone le diverse fasi dell’attività di scrittore, i profili distintivi del suo impegno a tutto campo(Luca Pisaturo, Lorenzo Di Caprio, Antonia De Pinto e Maria Teresa Perrotta). Il focus dell’incontro è stato l’avvincente e coinvolgente lectio magistralis (“Sublime Volgar eloquio. Pasolini e l’epigramma”) offerta dalla Izzo sulla produzione epigrammatica di Pasolini nata nell’ambito di un corso universitario monografico di approfondimento, spiegandone la ragione del ricorso a questo tipo di genere e, soprattutto, illustrando alcuni letti dai ragazzi del liceo guidato dalla dirigente scolastica Bernarda De Girolamo. In particolare la Izzo ha focalizzato l’attenzione su alcuni profili emblematiche dell’esperienza artistica ed esistenziale di Pasolini come il rapporto travagliatissimo con le Istituzioni come la chiesa ed il partito con il continuo intreccio di disamore/amore, la sua passione politica, il senso della “bestemmia” nello spazio pubblico , i rapporto tradizione classica e sperimentalismo stilistico e tematico. La serata è stata anche scandita dai contributi artistici di Federica Sasso(esecuzione coreutica) e Serena D’Aniello( Halleluyah ) con l’apporto al piano di Anna Pia Mastrangelo.
Michele Martuscelli