“Professione: artista” sarà presentato in un evento sul tema della “precarietà”, curato dalle associazioni di S. Felice a Cancello, ATHENA e INSIEME. Il documentario sarà lo spunto per una riflessione sulla “precarietà” che oggi colpisce molte, forse troppe professioni, che getta le nuove generazioni in un clima di costante angoscia ed incertezza per il futuro. L’opera analizza la professione dell’artista e della conseguente precarietà insita nel lavoro sempre più esposto a continui tagli di fondi e finanziamenti. Ma in realtà, il film diventa una metafora sulla condizione precaria dell’uomo contemporaneo. Il documentario sarà presentato domenica 26 marzo ore 19.00 presso la sala eventi dell’Associazione ATHENA in Corso A. Abatemarco a S. Felice a Cancello. Dopo la proiezione seguirà dibattito sul tema precarietà sul lavoro con l’avv. Giovanni Taglialatela, esperto di diritto del lavoro e dello spettacolo. Modera il dibattito la cantante Stella Brignola. Il film di Gaetano Ippolito e Sebastiano Sacco è un viaggio nell’affascinante mondo dell’arte ed un’indagine sulle persone che lo popolano. Gli artisti, uomini e donne che hanno scelto una vita di continui cambiamenti, spostamenti e scenografie, piena di passione e soddisfazioni, nonostante la precarietà che questa comporta. Interviste, performance, danze, canti e monologhi ci accompagnano nelle vite di queste persone, prima, e personaggi, poi. Scopriamo il dietro le quinte di individui che, spesso, vediamo solo nelle vesti dei personaggi che interpretano. Dal Sud al Nord dell’Italia, fino ad arrivare ai Paesi europei, questo documentario è un confronto tra gli stili di vita degli artisti, scelti o imposti dalla società, e le prospettive per il futuro, scelte o imposte dagli Stati di provenienza. Il documentario è stato girato nel 2015, nell’ambito del Festival Ouverture, tenutosi ad Officina Teatro, teatro sperimentale della città di Caserta. Grazie alla disponibilità di Michele Pagano, direttore artistico di Officina Teatro, degli artisti casertani e di tutti quelli provenienti dal resto dell’Italia e dall’estero per partecipare a questo importante appuntamento, i due autori hanno avuto la possibilità di sviluppare un’interessante riflessione sul binomio arte-precarietà. Viseeva e Terra di Cinema, produzioni del film documentario, hanno supportato i registi nei mezzi e nell’organizzazione. La produzione del documentario, totalmente indipendente, ha richiesto circa una settimana di lavoro di ripresa, seguita da una post-produzione di un anno. Le musiche originali sono state sviluppate da Vincenzo De Lucia. La produzione esecutiva è stata curata da Valentina Crisci. Nell’opera si alternano interviste e performance di artisti che, con passione e caparbietà, affrontano il precario mondo dell’arte consapevoli delle difficoltà ma, al contempo, delle grandi soddisfazioni, soprattutto personali, che questo porta. Chi percepisce se stesso come un “funambolo” in bilico tra il cielo e la terra nel tentativo di raggiungere la bellezza estrema. Chi parla dell’artista come un uomo che affronta la vita “faccia a faccia con la paura”. Chi è consapevole delle maggiori difficoltà di chi fa arte in Italia e, per questo, ha deciso di lasciare il proprio Paese di origine per vedersi realizzato. Sono tutti tasselli di un puzzle più ampio che, alla fine del documentario, porterà lo spettatore ad una maggiore comprensione delle vite, dei bisogni e delle passioni di chi, dietro le quinte, si affanna per rendere l’idea del mondo e della società più bella ed originale. Gli autori, Gaetano Ippolito e Sebastiano Sacco, sono due filmmaker e produttori indipendenti, che hanno già collaborato e co-prodotto “Please”, un documentario girato in Tanzania e presentato in diversi festival.
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