CASERTA – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2012, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il ciclo di incontri Medievalia – corsi di cultura del Medioevo ha programmato due appuntamenti, ad ingresso libero come di consueto.
Sabato 29 settembre dalle ore 17.30 alle ore 20.30, in Benevento, Chiostro di Santa Sofia e Museo del Sannio (evento organizzato insieme all’Archivio di Stato di Benevento e con collaborazione logistica e il patrocinio della Provincia di Benevento) conferenze, laboratori e concerto saranno incentrati sul tema “Sacro e Profano”. Domenica 30 settembre, Casertavecchia, Chiesa dell’Annunziata, dalle 19.00 alle 21, si indagherà, in modo gioioso e diretto ma filologico, il tema “Individui e comunità” grazie al seminario / dimostrazione “Forme e tecniche di manifestazione del consenso popolare” [relatore Antonio Mongillo] e alla conferenza “La rinascita urbana del IX secolo ai piedi del Tifata: Casairta e Maddaloni” [relatore Luigi R. Cielo, tra i massimi esperti di medioevo in Campania]. Alle 20.30 chiuderà il programma dell’evento tematico il concerto “Trovatori principi e popolani” eseguito dal Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia Plena” (in costume antico e con strumenti copie di quelli dell’epoca). In concerto offrirà l’occasione (rara per la città di Caserta) per ascoltare alcuni suggestivi esempi di lirica trobadorica. Fiorito in un ambito specificamente feudale (quindi, lontano dalla cultura “democratica” delle città medievali), il repertorio dei trovatori fu il primo nella storia della musica a porre ed imporre, con grande enfasi, l’individuo (con le sue passioni, le sue debolezze, i suoi amori, etc.) al centro sia dei temi cantati sia della prassi musicale. Infatti, i preziosi codici che conservano le musiche e i testi di questi brani non solo tramandano il nome dei loro compositori (e compositrici: si pensi alla Contessa de Dia, di cui è in programma un celebre testo) ma ne tratteggiano anche la vita, attestando così il ruolo di grande prestigio culturale ad essi riconosciuto, caso eccezionale e singolarissimo tra gli artisti del Medioevo.