Pochi giorni e sarà “aria di festival” a Casertavecchia, dove dalla prossima settimana partiranno i lavori di allestimento della Rassegna numero 45, quest’anno interamente dedicata a Fausto Mesolella, il chitarrista e compositore casertano scomparso lo scorso 30 marzo. Dopo l’anteprima, in programma l’1 settembre con le “migrazioni nel Borgo diffuso”, che porteranno musica e cinema nelle frazioni di Sommana, Casola e Pozzovetere, l’apertura del Festival, fissata il 2 settembre, vedrà il sipario alzarsi su una suggestiva sequenza di omaggi, personali prima ancora che artistici, affidata ad alcuni amici di Mesolella, che non hanno voluto far mancare il loro sostegno all’evento. Si partirà alle 19.00 nella Cattedrale di Casertavecchia con una performance originale di Raiz e Marco D’Amore: un “concerto breve”, qualche brano e tanti ricordi, che daranno magicamente il “la” all’atteso ritorno della storica manifestazione nei luoghi delle origini e nel segno di una forte identità. “Io e Fausto abbiamo suonato insieme per sette anni, abbiamo anche vinto un Premio Tenco con “Dago Red” – racconta Raiz – Tra noi c’era un rapporto molto forte, non a caso lo definivo il mio fratello maggiore. Posso tranquillamente dire che conoscerlo ha rappresentato uno spartiacque nella mia vita e nella mia carriera: ci sono io prima di Fausto e io dopo Fausto, un grande protettore maieutico, come Socrate: è riuscito a tirare fuori da me tutto quello che avevo. Ci siamo avvicinati per la musica, ma poi il nostro incontro è andato oltre: non a caso di lui non mi resta tanto l’artista, quanto il grande amico”. Accompagnato dalla chitarra di Ferdinando Ghidelli, Raiz (all’anagrafe Gennaro Della Volpe) avrà al suo fianco il popolare attore Marco D’Amore, legato a Fausto Mesolella da un rapporto speciale. “Quando ci siamo conosciuti, qualche anno fa, per me è stato come se lo conoscessi da sempre – ricorda D’Amore, che con Mesolella ha in comune i natali casertani – Sono un fan degli Avion Travel da sempre, ho visto almeno venticinque concerti, conosco tutte le loro diverse formazioni. La loro musica non è solo una felice parte del mio tessuto culturale cittadino, è stata determinante nella mia formazione. Omaggiamo Fausto, con Raiz, nell’unico modo possibile: con l’azione, facendo quello che gli piaceva, suonando. Sono certo che, se esiste una dimensione dalla quale lui può guardarci, sarà felice di vederci fare musica per lui”. Una vera e propria “dichiarazione d’amore” che è solo la prima “istantanea” dall’album dei ricordi, a cui succederà l’inedito reading di un altro compagno di viaggio di Mesolella, Agostino Santoro, attore e musicista, che regalerà agli spettatori della “prima” una collana di emozioni, farcita di personali aneddoti e letture comuni, che lo univano all’amico Fausto. Un “monologo a tempo”, in cui gli anni della gioventù ritroveranno – tra poesie e memorie – quelli della maturità. “E’ un viaggio che comincia nel 1954, anno di nascita della televisione italiana, e finisce nel 1981, anno dopo il quale per me e i miei coetanei ci sono state solo “ripetizioni” – spiega Santoro, che fino al 1987 ha suonato la batteria negli Avion Travel – In mezzo ci sono l’allunaggio del 1969, il Golpe in Cile del 1973 e tutti gli episodi che hanno segnato la vita di una generazione, quella di noi ragazzi degli anni Cinquanta. Ci saranno parole, musica, interventi audio, la collaborazione del pubblico e il nome di Fausto non sarà mai pronunciato, per non trasformare una suggestione in un totem. Ma Fausto c’è sempre, era anche lui un ragazzo degli anni Cinquanta e, come tale, ha lasciato una traccia nel mondo”. La conclusione della prima serata di “Settembre al Borgo”, per raccontare un’ulteriore dimensione di Mesolella, quella di compositore, è affidata al Trio Nantiscia (riduzione del gruppo Leuciano), che offrirà al pubblico un brano in francese, scritto proprio dal chitarrista scomparso, insieme con alcune preziose canzoni tratte dall’ultimo lavoro discografico “Nantiscia”. “Des toutes les choses” è un regalo che Fausto ci ha fatto nato durante una delle serate che trascorrevano insieme a Natale, con gli amici di una vita – racconta il portavoce del gruppo, Donato Tartaglione – Di solito si gioca a tombola, a carte, noi giocavamo semplicemente “a ridere”. E ridendo ridendo, poiché avevamo una melodia già pronta gli suggerimmo di scrivere per noi un testo in francese. “Ce l’ho già”, disse, ed incredibilmente calzava a pennello. Un piccolo miracolo. Suonare questo brano a Casertavecchia sarà il nostro modo per ringraziare Fausto”. Come tutti gli spettacoli di Settembre al Borgo 45, anche la “prima” dell’evento sarà ad ingresso gratuito.
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