La Giostra di Castello del Matese è una manifestazione di rievocazione storico – medievale, che si svolge dal 1995, ogni primo fine settimana di agosto. Le ultime edizioni sono state un’intensa attrattiva sia per i turisti di Castello e del Matese che per i medesimi cittadini della zona. Edizioni sempre caratterizzate da un eccezionale successo di pubblico, tant’è che il sabato sera della Giostra è ormai testimone di una festa di piazza interminabile, che si protrae fino a notte fonda. È un dato di fatto che i visitatori ritornino volentieri, ogni anno, in strade e vicoli che raccontano una parte considerevole della storia e della tradizione della comunità matesina, in un paese in cui l’allestimento degli spettacoli, la preparazione delle mostre d’arte e le fedeli ricostruzioni storiche sono accompagnati da ottimo cibo e da allettanti eventi culturali. Durante i tre giorni è possibile anche spendere l’antica moneta, coniata per l’occasione e distribuita da un affidabile monte dei cambi. Il fulcro della manifestazione è il torneo commemorativo dell’assedio dei baroni del 1460, quando Castello era la rocca alta di Piedimonte, luogo sicuro dove ripararsi per l’ultima resistenza: oggi quel drammatico evento viene rievocato con la contesa dello stendardo cittadino, simbolo del potere, da parte dei cavalieri delle tre contrade (Cavallo, Platano e Torre). La contesa è preceduta da una serie d’iniziative che si susseguono nei tre giorni di festa. Il venerdì è in programma un ricco carnet di eventi musicali, mostre e giochi d’epoca: la melodia dei flauti e dei liuti, vicolo dopo vicolo, accompagna il visitatore dalla Chiesa del Purgatorio, posta al principio dell’antica mulattiera che scende a Piedimonte Matese, fino alla piazza della Torre Grande e al “Giardino degli Artisti”, piccolo museo a cielo aperto, dove sono custoditi i tesori dell’arte locale, dalla pittura alla scultura e all’artigianato tipico. Il sabato è dedicato alla degustazione dei prodotti tipici, in ogni rione del paese. Fino a tarda notte, i banchetti offrono un menù di pietanze preparate secondo tradizione, in un itinerario gastronomico, dove si respira una sfida nella sfida, a colpi di prelibatezze, tra le varie contrade animate per l’occasione da canti e balli. Poi giunge la domenica, salutata dall’aperitivo di mezzogiorno con il gustoso ippocrasso; si prosegue nel pomeriggio con il corteo storico, gli sbandieratori, gli arcieri e i falconieri. Inizia il tanto atteso torneo, dove i tre cavalieri, armati di lunghe lance, si sfidano al galoppo per centrare gli anelli, di dimensioni sempre più piccole, posti lungo il suggestivo campo di gara. La conquista dello stendardo è il preludio per la proclamazione della contrada reggente, al fianco del Signore del Castello, e per il banchetto finale in Piazza Roma, in onore del vincitore. La scorsa edizione è stata vinta dalla contrada Platano, la contrada che vanta più vittorie nella storia della Giostra, grazie a una radicata tradizione di eroici cavalieri. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale Cluvia, che negli anni gode sempre più del supporto della popolazione: quasi la metà del paese è coinvolta nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento. Il sindaco di Castello del Matese, Antonio Montone, ci tiene a rimarcare come la Giostra sia ormai “una manifestazione così radicata nel paese e nel territorio, tale da essere un grande impegno sia per i membri dell’Associazione che per i miei concittadini, nonché per le Amministrazioni comunali e per gli enti territoriali, presenti e futuri”. Il primo cittadino, inoltre, invita tutti a intervenire “con animo gioioso e conviviale al ricco programma di appuntamenti che la manifestazione offre: dai momenti culturali agli immancabili banchetti, dalle occasioni ludiche agli incontri formativi, che negli anni hanno contribuito alla crescita del nostro patrimonio culturale e territoriale, dando la possibilità a tanti turisti e visitatori di conoscere questo paese e questi luoghi”. Il presidente dell’Associazione, Michele Granitto, evidenzia alcune modifiche apportate al programma: “abbiamo reinventato un po’ la festa, nel nostro continuo percorso di rinnovamento e di rigenerazione della manifestazione, tentando di inserire qualche novità nel corso degli appuntamenti sia culturali che conviviali. Ovviamente le idee non si fermano qui, stiamo ancora discutendo e progettando nuove iniziative, da inserire nei prossimi anni nella manifestazione, senza snaturarne l’essenza e lo scopo per cui essa vive”. Lo stesso invita alla condivisione della bellezza di questa manifestazione: “Come ogni anno, il mio invito è di condividere le affascinanti serate del venerdì, la travolgente partecipazione ai banchetti contradaioli, il colpo d’occhio della folla che prima si accinge ad assistere al torneo domenicale e poi si riversa in piazza per i festeggiamenti finali. Per questa edizione è stato preparato un programma d’intrattenimento di tutto rispetto, con artisti provenienti da ogni angolo d’Italia. Ognuno di loro darà un sano contributo alla rievocazione dell’atmosfera medievale, epoca di frammentazione e di campanilismo che ebbe, nella nostra penisola, un elemento aggregante proprio nella cultura e nella mescolanza delle tradizioni artistiche”.