Presentata oggi richiesta di copia delle autorizzazioni per l’utilizzo degli spazi pubblici per gli eventi o le manifestazioni, che si sono tenute da aprile ad oggi, più quelle previste per tutto il mese di settembre. Con particolare riferimento alla Vaccheria, al Belvedere di San Leucio ed a Casertavecchia, siti che sono particolarmente votati per trasformarsi da luoghi storici a location adatte ad ospitare eventi. Questo per venire in possesso cartaceo, di quanto già appurato verbalmente. E cioè, che per molte manifestazioni già effettuate, oltre che per altre in programma, non sembrerebbe esserci nessuna autorizzazione ufficiale da parte degli uffici preposti. Eclatante è la mancanza assoluta di uno straccio di autorizzazione per l’uso del Castello di Casertavecchia, area destinata allo svolgimento degli spettacoli dell’attuale Settembre al Borgo, area occupata abusivamente dall’Ente Provincia di Caserta, in barba alla COSAP che ogni privato cittadino è tenuto a pagare a meno che non si tratti dell’Ente di Corso Trieste. Ovviamente, il Sindaco con la sua pseudo maggioranza mica si attiverà affinché la questione si chiarisca? Manco per idea. Considerato che, pur di recuperare qualche voto per il prossimo bilancio previsionale, sperando in un cambiamento di rotta del gruppo consiliare fedelissimo al Presidente Zinzi, è stato capace di subire, senza colpo ferire, persino l’umiliazione di vedere l’intero Consiglio Comunale, la sua Giunta e finanche lui medesimo, non annoverato tra gli accrediti istituzionali per la partecipazione alla kermesse casertana. Se poi a tale affronto aggiungiamo, che il cartellone proposto dal Direttore Artistico Nunzio Areni, non sembra riscontrare i favori del pubblico “pagante”, tanto da “costringere” l’organizzazione a regalare biglietti a destra e a manca pur di riempire, ciò amplifica l’umiliazione che ha dovuto subire il Sindaco Del Gaudio, perché se questa è la misura della considerazione istituzionale che il Presidente Zinzi nutre nei suoi confronti, prevedo una dura convivenza all’interno del partito. Oltre il danno, anche la beffa. Proprio così, possiamo considerare questo Settembre al Borgo nato sotto una cattiva stella, potremmo partire dal concorso per il Direttore Artistico indetto da un Ente che non era preposto all’organizzazione dell’evento, un tira e molla sui fondi regionali che purtroppo si sono materializzati solo e sempre nei primi giorni di agosto, le corse per l’affidamento degli incarichi e dei servizi, insomma un bailamme che convalida il detto che la gatta per fare in fretta mise al mondo i gattini ciechi. Come cieche sono le istituzioni, cieco è chi rappresenta la cultura sul territorio, e sono sicuro che spenti i riflettori sull’ultimo evento previsto dal programma, piomberà il buio su Settembre al Borgo e nutro parecchie remore affinché lo stesso possa ritornare ai vecchi fasti, considerato che non è più il festival della Città, non è più la festa di tutti, ma è diventato strumento di autocelebrazione per pochi.
Edgardo Ursomando
(Consigliere comunale Caserta)