La si potrebbe definire una mostra dossier, una mostra indagine su un’opera chiave degli inizi di carriera di Tiziano Vecellio. E’ ‘Tiziano, Venezia e il papa Borgia’, la rassegna che la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore promuove da oggi al 6 ottobre, in occasione dei suoi primi dieci anni d’attivita’, insieme al paese natale del grande artista, Pieve di Cadore, e alla Magnifica Comunita’ del Cadore, curata da Bernard Aikema e organizzata da Villaggio Globale International.
La mostra vuole raccontare, in modo assolutamente inedito, quella notissima e fondamentale opera, conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa, in cui Tiziano dipinge ‘Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI davanti a San Pietro’. Un’opera che ora si conosce meglio, grazie alla recente pulitura e alle preliminari indagini e che – dopo tanti tentativi compiuti negli anni passati – e’ prestata in Italia per la prima volta solo in occasione degli eventi tizianeschi di questa stagione. Commissionata da Jacopo Pesaro al giovane Vecellio, l’opera in passato era stata considerata addirittura come la piu’ antica realizzata da Tiziano e si era anche ipotizzato che il quadro fosse stato dipinto in diverse fasi o, magari, iniziato da Bellini e ultimato da Tiziano. Gli esami eseguiti hanno dimostrato invece che la tela e’ stata prodotta in un’unica soluzione ed e’ paragonabile, sotto il profilo tecnico e dei materiali, alle opere di Tiziano del 1510 – 1514 circa: eseguita su una fitta tela ad armatura semplice, con il supporto coperto da un sottile strato di gesso sul quale Tiziano ha abbozzato la composizione con il carboncino. Pesaro commissiona a Tiziano l’opera per celebrare e ricordare la sua ‘vana’ vittoria sui Turchi a capo delle galere pontificie, avvenuta nel 1502 con la conquista dell’isola di San Maura. Probabilmente lo decide alcuni anni dopo l’evento e in ogni modo il quadro non e’ un ex voto commissionato per mantenere una promessa, non ha una funzione ufficiale ne’ e’ destinato a rimanere in uno spazio pubblico, come sara’ invece per la famosa ‘Pala Pesaro’ richiesta sempre a Tiziano nel 1519 (e ultimata nel 1526) per l’altare della Chiesa dei Frari di Venezia. La mostra sara’ accompagnata da un volume edito da Fondazione Fratelli Alinari a cura di Bernard Aikema.