Un tour nei palazzetti cominciato nel verso giusto, per Cesare Cremonini che dopo aver gia’ fatto registrare qualche sold out per le prossime date, oggi suona per la prima volta al Forum di Assago. La data che porta il cantautore bolognese sul palco del palazzetto milanese, e’ la seconda del tour ‘Cesare Cremonini Live 2012’, dopo la prima andata in scena ieri sera a Torino.

”Ieri sera, piu’ che un’emozione, e’ stata una grande gioia perche’ il primo contatto con il pubblico e’ quello che ti fa rendere conto veramente in che momento sei, cosa stai attraversando e per certi versi anche chi sei. Il momento in cui ci si abbandona totalmente al palco e’ un’altra vita, parallela rispetto a quella reale, ma e’ quella che vorresti vivere sempre”. Il programma del concerto e’ quello di un live pop in senso completo, con oltre due ore di canzoni previste e dedicate tanto al nuovo album ‘La teoria dei colori’, quanto a qualche successo pescato dal passato, periodo Lunapop compreso. ”I colori del tour – commenta Cremonini citando il titolo del nuovo album – sono molti di piu’ rispetto a quelli che abbiamo messo nel disco, perche’ i concerti sono vestiti graficamente e musicalmente con i colori dell’album ma anche con quelli di tutta la mia storia e di tredici anni di intenso lavoro”. Il successo del tour si legge gia’ da i numeri delle prevendite che hanno portato a spostare il concerto di Firenze al Mandela Forum, cos’ come a registrare il tutto esaurito anche per la seconda data organizzata a Bologna (dove e’ stato aggiunto un terzo concerto il 16 novembre). ”Il contatto con il pubblico – racconta Cremonini – e’ quello che ti fa capire in che momento sei e cosa stai vivendo. Le transenne tra la gente e il cantante sono un dettaglio perche’ il concerto e’ un qualcosa che si costruisce assieme, io da una parte e loro dall’altra. C’e’ una specie di accordo tra me e il mio pubblico, in cui la mia parte e’ quella di salire sul palco e dare l’anima per due ore, perche’ loro si possano divertire e ricordarsi della serata”. Nel pubblico, gia’ dalla prima data e come racconta lo stesso cantautore, ci sono diverse generazioni di spettatori. ”Provo un senso di grande rispetto per chi ha comprato un biglietto – dice lui – e allo stesso tempo ho una terrificante voglia di divertirmi sul palco. Volevo fare un tour che non fosse solamente dedicato al passato e con canzoni della scaletta pensate solo per far cantare a squarciagola. Vogliamo fare molta musica, divertirci e dare valore agli strumenti musicali”.

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