Meno film, una sessantina in tutto, meno divi: l’equazione può sembrare scontata, se poi si aggiunge la fama che accompagna il nuovo (in realtà di ritorno, avendola guidata dal ’99 al 2001) direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, cinefilo selezionatore rigoroso,
affatto accondiscendente allo star system da red carpet, c’é da preoccuparsi. Il tam tam sulla Mostra tutta d’un pezzo, tristanzuola, che sarà pure in clima con i tempi, in cui i divi scarseggiano e le feste sono segrete per non dare all’occhio, corre veloce da tempo, e terrorizza lo stesso staff di Barbera e della Biennale. Ma, a scorrere la lista dei talenti confermati o da confermare, il timore sembra privo di fondamento: non ci sarà Madonna come un anno fa ma una Selena Gomez, con urlo di dodicenni al seguito, non è da sottovalutare. Certo, Ben Affleck atteso per il film di Terrence Malick To the Wonder pare non arrivi (a Toronto con il suo film da regista) e di Rachel McAdams per lo stesso film e per Passion di Brian De Palma si sono perse le tracce.
Per il titolo più atteso di Venezia 69, The Master di Paul Thomas Anderson, colpaccio numero 1 del direttore Barbera, arriveranno i protagonisti Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. In compenso James Franco di Spring Breakers e The Iceman emanerà il suo fascino (ambiguo) al Lido. Divo da scoprire in Italia è il bel svedese Alexander Skarsgard, conosciuto in tv per True Blood. Si aspettano Robert Redford e Shia Labeouf (prossimo ninfomaniaco per Lars Von Trier), fuori concorso con The company you keep e, sul finale, Gerard Depardieu con Emmanuelle Seigner per L’homme qui rit. Kristin Scott Thomas con Jean Pierre Bacri per Cherchez Hortense e ancora dalla Francia Cecile De France di Superstar di Giannoli e Isabelle Huppert nel film di Bellocchio.
Pierce Brosnan arriverà per Love is all you need di Susanne Bier. Controcampo aveva portato quintalate di attori italiani al Lido ma pure quest’anno, sparsi nelle varie sezioni, impegnati nelle giurie, testimonial di sponsor, non si scherza affatto. Impossibile citarli tutti: Pierfrancesco Favino e Isabella Ferrari, giurati a Orizzonti e Leone del futuro, Claudia Cardinale per il film del centenario Manoel De Oliveira, la Bella Addormentata di Bellocchio Maya Sansa con Alba Rohrwacher, Gianmarco Tognazzi, Piergiorgio Bellocchio, e il vero super divo del cinema d’autore italiano Toni Servillo protagonista anche del film di Daniele Ciprì E’ stato il figlio con Giselda Volodi, in permesso premio dal set di Paolo Sorrentino La grande bellezza.
Poi i giovani precari di Francesca Comencini Filippo Scicchitano e Giulia Valentini. Il depresso Valerio Mastandrea ne Gli equilibristi di Ivano De Matteo, l’esordiente regista Luigi Lo Cascio, gli attori di Acciaio Vittoria Puccini e Michele Riondino. Gina Lollobrigida al ritorno in laguna dopo 10 anni, per ricevere un premio dal Taormina Film Festival in trasferta al Lido per l’occasione. Fascino sicuro emanano i giurati Laetitia Casta, la performer artist Marina Abramovich, la stessa madrina Kasja Smutniak. Si attendono Winona Ryder per the Iceman, Zac Efron per At any price di Ramin Bahrani che potrebbe ritrovare al Lido la ex Vanessa Hudgens.
Della sexy Gomez si è detto: Spring Breakers di Harmony Korine, scandalo annunciato, vede riunirla ad altre star di Disney Channel amate dai teenager di tutto il mondo. Non ci sarà Ridley Scott colpito dal lutto per la morte del fratello Tony e non sono sicuri Javier Bardem del film di Malick e il sexy Michael Fassbender giurato al Your Film Festival di YouTube. In forse le figlie di Mario Monicelli per il documentario sul padre, La versione di Mario, e sicuro il no di Pietro Ingrao per il documentario di Filippo Vendemmiati Non mi avete convinto. In compenso per Convitto Falcone di Pasquale Scimeca arriveranno Maria, la sorella del magistrato e il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Per la musica attesi Enzo Avitabile e Francesco De Gregori, protagonisti di documentari sulla loro carriera.