A soli sette mesi dall’uscita di “Amo-Capitolo I”, il 29 ottobre Renato Zero pubblica “Amo-Capitolo II”, un nuovo album di 15 brani e completa il progetto discografico “Amo” concepito in due capitoli; il nuovo album testimonia il periodo di grande ispirazione che l’artista sta vivendo, suggellato dall’incontenibile successo del nuovo live che sta portando in tour in tutta Italia. Anticipato in radio dal singolo “Nessuno Tocchi L’Amore”, l’album esce su etichetta Tattica e con distribuzione Indipendente Mente.

Dal 26 novembre, inoltre, sara’ disponibile “Amo – Capitolo III”, una confezione speciale che include entrambi i capitoli di “Amo”, un puzzle/poster dell’artista e “Renato racconta” (testi nei quali l’artista illustra il significato dei brani inclusi in entrambi i capitoli di Amo) “Amo – Capitolo II” contiene quindici nuovi brani tutti scritti da Renato Zero insieme ad autori come Danilo Madonia, Maurizio Fabrizio e Mariella Nava. E cosi’ come per il Primo Capitolo, Zero si e’ avvalso della collaborazione di tre grandi produttori artistici Trevor Horn, Danilo Madonia e Celso Valli. Un lavoro in cui c’e’ tutto il mondo di Renato e il suo modo di sentire la vita, con cosi’ tanta passionalita’, partecipazione e stupore da riportarci, come in un viaggio, alle radici della giovinezza. Le tematiche affrontate nei brani sono quelle piu’ care all’artista: l’amore nei confronti dei piu’ deboli e la fiducia verso le nuove generazioni a cui regala consigli, quelli che a li sono mancati (L’eterno ultimo), la passione viscerale per la sua citta’, Roma, e i suoi abitanti (amoR), per i quali ha scritto sempre poco e che invece tanto gli hanno dato, e anche un omaggio alla grandezza di un Paese come il nostro che ora vive in sofferenza (Nuovamente). Non mancano pero’ brani di denuncia, come Titoli di coda, dove l’indignazione di Zero si scaglia contro un mondo, quello televisivo, che ha dimenticato la magia e ha voltato le spalle al vero talento. Mentre in Nessuno tocchi l’amore e Alla fine l’oggetto delle sue riflessioni e’ la violenza insensata e malata di cui si nutrono oggi alcuni rapporti di coppia. Infine, a chiusura del disco, una perla: Il principe dell’eccentricita’, un regalo del maestro Armando Trovajoli, che ha scritto la musica di questo brano e che Zero arricchisce con questo testo: “Ho desiderato spesso, di sedermi accanto a te, alla fine di un concerto, senza luci su di me. Per capire cosa senti. Smarrimenti se ne hai. Del futuro cosa pensi. E chi vorresti essere mai: piu’ anima? Piu’ muscoli? Saggezza oppure numeri… Negli occhi tuoi rivedo i miei trascorsi. I sogni opachi di periferia. Ragazzi arresi mai compresi: c’ero anch’io! Inutili i miei dialoghi con Dio. Lui adesso e’ qui. Mi chiede un bis… gli dico si’!”.

 

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