“Rinunciare a Miss Italia per la Rai e’ come decidere di non trasmettere le partite dei mondiali di calcio degli Azzurri. Il concorso fa parte del nostro Paese, e’ un appuntamento corretto e pulito, importante per il pubblico e per tante ragazze, affidabile. Come per molte altre trasmissioni, compreso il Festival di Sanremo, il cosiddetto formato televisivo doveva essere rivisto, arricchito con nuove idee, non abolito”.
Martina Colombari torna cosi’ sull’argomento ‘concorso di bellezza e stop di Viale Mazzini’. “Devo tutto a Miss Italia. Certo, in 22 anni dalla conquista del titolo, ho lavorato duramente e ho fatto enormi sacrifici, ma posso guardare indietro, a quel 1991, con soddisfazione. Miss Italia e’ un concorso di bellezza, il piu’ classico, ed e’ inutile cercare di cambiarlo in un talent o altro. Nell’anno della mia vittoria c’erano autori come Federico Moccia e Marco Luci e un presidente di giuria come Alain Delon, e tutto era sintetizzato in una bellissima serata senza fronzoli e altre pretese”. Martina ha anche un’altra puntualizzazione da fare. “Ho partecipato a Miss Italia, ma non mi sento affatto svilita. La sera, a cena, mi metto a tavola e posso guardare in viso mio marito e mio figlio a testa alta”.