EBOLI – Il Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio” città di Eboli istituisce un premio speciale per alcuni concorrenti ripescati. Biella, Bollate, Lucera, San Vittore, Eboli: sono oltre 60 i componimenti in concorso editi dai detenuti di diverse case circondariali di tutto il territorio nazionale. Il presidente del Centro Culturale Studi Storici Peppe Barra, nel verificare i voti della giuria esaminatrice, ha scoperto che quasi tutte quelle poesie erano state scartate dal concorso secondo i parametri di giudizio utilizzati.
La valutazione dei giurati, sei per ogni sezione, riguarda l’aspetto tecnico, il contenuto e l’originalità dei versi in concorso, con una scala di giudizio in sessantesimi. Il massimo dei voti che un componimento può avere è, quindi, di 360 voti per ogni sezione. Le poesie che raggiungono un punteggio di 180 sono automaticamente scartate dal concorso, quelle che arrivano a un punteggio di 181 voti sono ammesse in finale. “Giudichiamo le poesie in forma anonima -spiega Flavia Falcone, presidente della giuria-Ognuno di noi consegna i propri voti in una busta chiusa che viene recapitata al Centro Culturale Studi Storici. Peppe Barra somma i voti di tutti i giurati e stila, di conseguenza, una classifica. Purtroppo quei componimenti disattendevano i parametri che utilizziamo per la valutazione delle poesie. Ma è scattato per noi un problema di coscienza e al di là dei tecnicismi abbiamo proposto agli organizzatori di istituire un premio speciale”. Come per le quattro sezioni ordinarie del concorso, si aggiudicheranno il premio speciale della XVI edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio” i primi 10 classificati tra i 60 componimenti ripescati, rispettando l’ordine stilato con i voti già espressi dalla giuria.La città di Eboli ospita la realtà dell’Istituto a Custodia Attenuata per le Tossicodipendenze. Uomini detenuti per reati legati alla droga che cercano di disintossicarsi e rifarsi una vita. Di darsi una seconda possibilità confidando nel fatto che una volta fuori da lì, qualcuno creda ancora in loro. “Noi vogliamo crederci -afferma Peppe Barra- Al Centro Culturale Studi Storici abbiamo avuto un ragazzo detenuto all’Icatt come nostro tirocinante. E’ stata proprio di Massimo l’idea di diffondere il concorso anche nelle altre carceri d’Italia. La sua passione per la vita, la sua voglia di fare e mettersi in gioco positivamente, ci fanno ben sperare in un suo cambiamento di rotta. E come è successo a lui, può accadere a molti altri se opportunamente aiutati e sostenuti, moralmente e psicologicamente, nel periodo della detenzione”.Un velo di sarcastica ironia ha chiuso la serata di mercoledì scorso rispetto all’assenza di rappresentanti comunali: “Mercoledì mattina ci hanno telefonato dall’assessorato alla cultura per chiedere di riservare dei posti in prima fila a consiglieri di maggioranza e opposizione, assessori e vicesindaco. Poi però in serata non si è fatto vivo nessuno. Solo all’inaugurazione del concorso è stato presente l’assessore all’istruzione” commenta Peppe Barra.Ieri sera, evento nell’evento, si è svolta la premiazione della VI edizione del Concorso Internazionale dei Libri, sezione “Inediti”. Sono stati 311 i dattiloscritti pervenuti al Centro Culturale Studi Storici, tra i quali la giuria presieduta da Giuseppe Avigliano ha decretato un vincitore per ognuna delle sottosezioni del concorso, ovvero Narrativa, Poesia e Saggistica. Nella sezione “Libri Inediti” il vincitore di ogni sottosezione si aggiudica un contratto di pubblicazione del suo dattiloscritto con l’editore “Il Saggio”. Da quest’anno, infatti, la casa editrice “Il Saggio” ha presentato tre nuove collane – Ars Narrandi, Ars Poetica e Benjamin – che accoglieranno tutti i testi vincitori nelle categorie dei libri inediti.Per la prima volta nella storia del concorso, nella sottosezione “Narrativa” al primo posto c’è un ex equo tra i testi “Il fuoco e la veglia” di Francesco Carmine Tedeschi da Monopoli in provincia di Bari, e “La donna macchina” di Annalisa Pardi da Pisa. E’ il libro di Tedeschi, però, ad aggiudicarsi la pubblicazione nella collana Ars Narrandi.Per la sezione “Poesia”, arriva al primo posto il libro “Onore del vero” di Daniele D’Ignazi da Ciampino, mentre vince la sezione “Saggistica” il testo “Matteo Ripa” di don Alfonso Raimo. I due dattiloscritti saranno pubblicati, rispettivamente, nelle collane Ars Poetica e Benjamin edite da “Il Saggio”.