Sarà stato anche un ‘atto puramente tecnico’, come il Blasco l’ha definito, ma il suo matrimonio a sessant’anni con Laura Schmidt, 43 anni, sua compagna da 25, ha richiamato un po’ di baraonda davanti al municipio di Zocca, dove è nato e continua a vivere, sulla montagna modenese più vicina a Bologna.

E, per l’occasione, Vasco Rossi si è anche messo una giacca scura sopra una camicia bianca, invece dell’immancabile gilet del ‘kom’, ma poi, colpa del caldo, se l’é tolta per lo scambio di doni. Laura, milanese di origine tedesca, conosciuta quando lei non aveva ancora 18 anni, si è sposata con un abito nero, lungo fin sotto il ginocchio, pizzo nero per chiudere la castissima scollatura e per le maniche lunghe. Alle nozze volute “per dare a Laura gli stessi diritti dei miei tre figli” e perché le coppie di fatto “al Vaticano non sono simpatiche”, come aveva spiegato Vasco su Fb, c’erano pochissimi invitati, con le mamme degli sposi e la ‘tata’ Ivana che l’ha cresciuto. Testimoni il loro figlio Luca, 21 anni, e Liliana ‘Lilli’, sorella di Laura. Il Blasco non ha voluto musica, ha raccontato poi ‘Checco’, il vice sindaco Francesco Bagnaroli che li ha sposati e che, amico di famiglia e compagno di tressette, dopo il sì gli ha regalato anche un mazzo di carte piacentine. Una sua canzone, ‘I soliti’, Vasco l’ha invece fatta sentire dopo in un ‘clippino’ di nuovo su Fb, ormai il suo mezzo di comunicazione preferito. “Bene, diciamoci la verità, anche questa è andata”, commenta in casa, in maniche di camicia, mostrando anche la fede nuziale (quella di Damiani scelta da Laura, in oro bianco, con i due nomi in un leggero pavé di diamanti all’interno): “Vedete adesso siamo regolari” e “diciamo che la più contenta è stata la mamma”, che ha visto il figlio “sistemato, diciamo sistemato proprio”. E sorride, facendo ascoltare qualche nota della canzone, proprio quando canta: “noi siamo i soliti”. “Certo che è stato un piccolo passo per un uomo e un grande passo per l’umanità – commenta scherzando, come aveva fatto con i giornalisti anche subito dopo il matrimonio – ma non ho fatto il passo più lungo della gamba”. Arrivato in municipio un po’ dopo le 17, in un furgone dai vetri oscurati, Vasco è stato subito preso in consegna da due guardaspalle che l’hanno nascosto con le proprie giacche. Fuori dal municipio giornalisti, fan e curiosi, in una mescolanza non senza attriti, avrebbero tanto voluto vedere qualcosa. A metà cerimonia telecamere e fotografi sono stati ammessi nell’anticamera della sala di Giunta, dove si sono sposati. E’ stato lì che il Blasco si è fermato pochi istanti davanti a telecamere e fotografi, prima di essere di nuovo trascinato via dalle due guardie del corpo. “Era ora”, ha osservato mamma Novella entrando in municipio per le nozze: Vasco gliel’aveva annunciato l’anno scorso che si sposava, gliel’aveva ‘promesso’. Il suo sì è stato ‘deciso’, più di quello di Laura, racconta ancora ‘Checco’: “C’é stato lo scambio di anelli e poi il bacio”.

 

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