A 75 anni dalla sua creazione, il capolavoro di Pablo Picasso ‘Guernica’, icona del XX Secolo, è da oggi sottoposto al Museo Reina Sofia alla più dettagliata analisi mai realizzata su questa gigantesca opera. Davanti alla tela è stato installato un ‘robot cartesiano’, una struttura lunga nove metri e alta 3,5 che, cioé quanto la stessa opera firmata da Picasso,

che da qui a giugno scatterà oltre 24mila fotografie ad altissima risoluzione di ogni centimetro quadrato del Guernica, a luce naturale, con gli ultravioletti, a raggi infrarossi. Il progetto “Viaggio all’ interno del Guernica”, finanziato da una multinazionale spagnola, consentirà in primo luogo, ha precisato oggi il direttore del Museo Reina Sofia Manuel Borja-Villel, di fare il punto sullo stato della tela. L’ultimo studio approfondito risale al 1998, da parte degli esperti del reina Sofia, che avevano parlato di “condizioni di conservazione molto precarie” a causa in particolare dei numerosi viaggi compiuti dal Guernica in giro per il mondo fino al suo rientro in Spagna dopo la morte del dittatore Francisco Franco. Picasso lo dipinse a Parigi per il padiglione del governo repubblicano spagnolo all’Esposizione universale del 1937, mentre nel paese era in corso il bagno di sangue della Guerra Civile. Lo studio consentirà anche di ricostruire con esattezza i vari strati dell’opera, le prime figure dipinte da Picasso e poi coperte da altre, le pennellate, e quindi darà la possibilità di una ricostruzione in 3D del quadro. Durante i lavori di ‘dissezione’ del Guernica le visite non saranno interrotte. Il robot entrerà in funzione ogni notte dopo la partenza degli ultimi visitatori del museo

 

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