Il baritono e musicologo tedesco Dietrich Fischer-Dieskau, considerato il maggior interprete di Lieder del secolo scorso, e’ morto oggi, pochi giorni prima del suo 87esimo compleanno, in Baviera. La notizia e’ stata resa nota dalla famiglia.
”E’ morto serenamente”, ha detto all’agenzia di stampa tedesca Dpa la moglie di Fischer-Dieskau, il soprano Julia Varady, che lo ha assistito fino alla fine nella loro casa in montagna, nei pressi di Starnberg, in Baviera. Nato a Berlino il 28 maggio 1925, Fischer-Dieskau e’ considerato una delle figure artistiche piu’ importanti della Germania del dopoguerra per il suo lavoro di cantante, musicologo e scrittore. Figlio di un preside e di una insegnante, Albert e Dora, Fischer-Dieskau inizia a cantare da giovanissimo e a 16 anni prende ufficialmente lezioni di canto. Nel 1945 e’ catturato dagli americani come prigioniero di guerra e durante la prigionia canta lieder ai soldati tedeschi. Nel ’47 torna in Germania e inizia la sua carriera di concertista debuttando nel ‘Deutsches Requiem’ di Johannes Brahms. Nello stesso anno inizia a collaborare con i gia’ celebri soprani Elizabeth Schwarzkopf e Irmgard Seefried e con il grande produttore discografico Walter Legge, che gli fa incidere lieder di Schubert (‘Winterreise’) e di Hugo Wolff. Fischer-Dieskau, che alla liederistica dedica una parte importantissima della sua carriera con numerose incisioni dei capolavori di Schubert, Wolf, Schumann, Liszt, Mahler, Brahms e Weber, diventa forse il principale artefice della diffusione e della conoscenza di questo genere musicale in tutto il mondo. Padrone della parola, fine cesellatore della frase, Fischer-Dieskau si impone in questo repertorio, e non solo, com interprete insuperabile e come studioso. Il repertorio del grande baritono tedesco scomparso oggi, non si limita pero’ ai lieder. Anzi, e’ praticamente sconfinato avendo interpretato, sempre con risultati altissimi, praticamente tre secoli di musica: da Bach (75 cantate sotto la direzione di Karl Richter, oltre alle Passioni dirette da Furtwaengler, Klemperer e Karajan) al contemporaneo Aribert Reimann, lasciando memorabili registrazioni discografiche di alcuni personaggi wagneriani (Fischer-Dieskau e’ stato di casa nel tempio wagneriano di Bayreuth tra il 1954 e il 1961), mozartiani e verdiani, diretto dalle piu’ grandi bacchette del secolo scorso. Fino al suo ritiro dalle scene, avvenuto nel 1992, il grande baritono ha lasciato piu’ di 400 album e un repertorio di oltre 3.000 lieder. “E ‘stato un artista eccezionale”, ha detto oggi il primo ministro bavarese, Horst Seehofer. E il sindaco di Berlino, Klaus Wowereit , lo ha definito ”uno dei piu’ importanti cantanti” del nostro tempo. Nell’aprile scorso la rivista ‘Gramophone’ lo ha inserito nella ‘hall of fame’. Fischer-Dieskau sara’ sepolto a Berlino con un a cerimonia strettamente privata riservata ai propri familiari.