Sulle passerelle parigine continua il gioco dei contrasti, il connubio tra mondo maschile e femminile in un equilibrio che non e’ per niente precario, almeno nella moda. Dopo Dries Van Noten, ispirato da Fred Astaire e Ginger Rogers, e Guy Laroche che ha seguito alla lettera le parole di Marlene Dietrich ”in fondo al cuore, sono un gentleman”, e’ la volta di Maison Martin Margiela, il brand della Otb, la holding di Renzo Rosso, che era presente alla sfilata.
Qui il completo maschile diventa morbido e femminile, tanto che cuciture e pinces accentuano le curve. La martingala cambia posto, stringendo le spalle e tenendo indietro i capelli. Le maniche delle giacche si allargano, come i polsini che sono dipinti di giallo acido o fucsia. I pantaloni larghi e a vita alta giocano con delle strisce di vernice. L’apice si tocca con i completi gessati, indossati con cravatte effetto pettorina, o quelli in popeline goffrato. Pure gli accessori sono quelli di lui: pochette ispirate alle ventiquattro ore, scarpe maschili che si alzano su un tacco in plexiglass. Insomma la donna vuole i pantaloni, pare quasi voler prendere in mano le redini della situazione. Elevando il concetto all’ennesima potenza, sembra dire: ora comando io. E se la moda, come sempre, intercetta i fenomeni culturali in atto, forse urge una riflessione: che il mondo abbia bisogno proprio di questo adesso?