”Finalmente primi segnali positivi nella vertenza Irisbus: l’annuncio del Governo di apertura, a metà settembre, di un tavolo tecnico che affronti in maniera globale il tema del trasporto collettivo locale è un fatto che va esattamente nella direzione che la Fiom persegue da tempo”. Lo afferma Michele De Palma, Coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del settore automotive.
”Nell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico – afferma – il Governo ha spiegato che sta lavorando con la regione Campania alla redazione di una bozza di accordo di programma con cui salvaguardare i livelli occupazionali attraverso il sostegno economico alle imprese che volessero investire nell’area per salvaguardare la vocazione industriale del territorio e dar vita a un ‘polo dei trasporti’ per la manutenzione dei veicoli in circolazione e la loro riconversione ecologica per diminuirne le emissioni tossiche. Per avere il tempo necessario ad avviare il progetto c’è assoluto bisogno di ammortizzatori sociali in grado di colmare il vuoto temporale tra la fine della cassa straordinaria in essere e la ricollocazione di tutte le maestranze. Per questa ragione la direzione aziendale della Iveco, che ha ribadito la scelta di chiudere definitivamente con la produzione in Valle Ufita, dovrà far richiesta di ulteriori ammortizzatori sociali. L’azienda pur continuando ad avere commesse, anche in Italia, evade le commesse negli stabilimenti al di fuori del nostro Paese.” ”Il tempo a disposizione – sottolinea De palma – sta per scadere: il nostro Paese non può permettersi di perdere un altro pezzo fondamentale pezzo della sua industria come quella degli autobus, per questa ragione ribadiamo la necessità di un piano dei trasporti nazionale che preveda la sinergia anche con la Breda Menarinibus.”