Chiarire e rimuovere le cause che impediscono il prepensionamento degli ex operai Isochimica di Avellino: questo il senso della nota che il segretario irpino del Pd, Carmine De Blasio, ha inviato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ai vertici nazionali del partito. L’iniziativa è stata sollecitata da una delegazione dei lavoratori che hanno incontrato i dirigenti provinciali del Pd dopo l’ennesimo nulla di fatto, registrato nelle scorse settimane, in sede di Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Gli ex operai che hanno contratto patologie correlate alla esposizione all’amianto che negli anni Ottanta veniva “scoibentato” dalle carrozze ferroviarie nell’azienda di Borgo Ferrovia, ipotizzino che alla base del mancato riconoscimento vi sia, da parte dei parlamentari, “una incompleta e poco approfondita conoscenza della loro condizione e dei vari passaggi che l’hanno determinata”. In serata si è appreso che nei prossimi giorni una delegazione degli ex operai dovrebbe incontrare i vertici di via del Nazareno a Roma. Sul fronte invece della bonifica del sito, tuttora posto sotto sequestro dalla magistratura che ha anche aperto una indagine che vede indagate a vario titolo 54 persone, un incontro è stato promosso dal sindaco di Avellino, Paolo Foti, con ex lavoratori, associazioni e comitati di Borgo Ferrovia per il prossimi 17 marzo.