E’ uno dei pochi bonus a favore della famiglia che non è stato accorpato nell’assegno unico universale: il bonus asilo nido continua infatti la sua strada “autonoma”. E quindi anche nel 2022 si potrà richiedere il rimborso di una parte delle spese sostenute per iscrizione e frequenza negli asili nido pubblici e privati. Lo ha confermato l’Inps, chiarendo anche che il bonus asilo nido è compatibile al 100% con l’Assegno unico per i figli. L’importo massimo del rimborso varia a seconda del valore indicato dall’ISEE minorenni. Si va da un minimo di 1500 euro annui a un massimo di 3.000 euro per figlio. In particolare ai nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 25.000 euro spetta la cifra massima, 3.000 euro suddivisi in undici mensilità (272,72 euro al mese): ai nuclei familiari con modello ISEE di valore compreso da 25.001 e 40.000 euro il rimborso massimo è pari a 2.500 euro annui (227,27 euro al mese per undici mensilità); ai nuclei familiari con modello ISEE di valore superiore a 40.000 euro, il rimborso massimo è fissato in 1.500 euro all’anno (136,37 euro al mese per undici mensilità). In tutti i casi l’Inps prcisa che «il contributo mensile non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta». Possono usufruire del rimborso per la retta dell’asilo nido tutti i neogenitori, con bambini fino a tre anni d’età, indipendentemente dall’ISEE. Chi non lo presenta riceverà l’importo minimo riconosciuto, pari a 1.500 euro. L’agevolazione è rivolta ai genitori italiani, comunitari e stranieri in possesso del regolare permesso di soggiorno. La domanda si può inviare per via telematica sul portale dell’Inps, o tramite l’accesso con le proprie credenziali (Spid, Cie) oppure tramite gli enti di patronato. Si può anche accedere attraverso il contact center chiamando il numero verde Inps. Nella domanda bisogna indicare i mesi per i quali si intende ottenere il rimborso (se successivamente si vorrà chiedere il rimborso per mensilità non indicate nella richiesta bisognerà presentare una nuova domanda). Il bonus asilo nido infatti è strettamente legato ai mesi di frequenza. Nel modulo di richiesta Inps bisognerà allegare un documento che dimostra il pagamento almeno della prima retta relativa al primo mese di frequenza, oppure la documentazione (per i soli asili nido pubblici) che certifica l’avvenuta iscrizione. I documenti relativi alle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza all’asilo nido devono essere inviati ogni mese all’Inps. Le ricevute devono essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il mese di aprile dell’anno successivo a quello a cui il bonus fa riferimento. La circolare Inps per presentare la domanda del bonus asilo nido 2022 non è stata ancora emanata. Dovrebbero però valere le stesse regole e requisiti degli anni precedenti. Il bonus nido è riconosciuto anche per quei bimbi affetti da gravi patologie croniche che non possono frequentare l’asilo. In questo caso, il contributo da 1.500 e fino a 3.000 euro viene erogato in un’unica soluzione e può essere utilizzato per finanziare forme di supporto a casa. Per richiedere il contributo bisogna allegare l’attestazione rilasciata dal pediatra che certifica l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, per l’intero anno di riferimento, a causa di una grave patologia cronica. Il certificato dovrà essere allegato con tutta le documentazione idonea.

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