PARETE – “Una storia di speranza e di impegno concreto” – così il messaggio che Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, ha voluto far giungere alla Cooperativa Sole di Parete (Ce), per i suoi 50 anni di attività. “Una speranza – continua Ciotti – che ha il gusto dei prodotti etici, non degli appetiti insaziabili delle mafie, ma la fame di giustizia, la sete di verità. Nei cinquanta anni della Cooperativa Sole affondano le radici per un futuro diverso, pulito e sano, dove la tutela dei lavoratori ed il rispetto della natura è più importante del profitto”. In queste parole si potrebbe sintetizzare il lavoro infaticabile dei soci di Sole, eccellenza dell’agroalimentare in Campania.
Tantissimi gli ospiti che hanno voluto manifestare la loro amicizia e vicinanza a Sole. Entrando nel vivo delle sollecitazioni politiche poste dalla relazione del Direttore della Coop Sole, Pietro Ciardiello, l’on. De Castro, Presidente Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, sui tagli all’agricoltura, ha dichiarato: “Ci batteremo in Commissione europea per recuperare risorse, alla luce del taglio di 25,5 miliardi di euro all’agricoltura prospettatoci”.
L’on. Daniela Nugnes, Consigliere Delegato Agricoltura Regione Campania, sulle prospettive regionali ha detto: “Occorre lavorare ad una programmazione in cui l’agroalimentare rientri in un sistema integrato a favore del territorio”, ed esprime preoccupazione sui fondi 2014 – 2020. L’on. Paolo Russo, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, dichiara l’impegno di quest’ultima a “lavorare per mettere mano ai legacci asfissianti della burocrazia”, a favore dell’internazionalizzazione e delle aggregazioni tra agricoltori e tra imprese. Nelle conclusioni Giuliano Poletti, Presidente Legacoop, nel sottolineare il ruolo della cooperazione agricola, ricorda come sia “una coincidenza significativa il fatto che proprio questo 2012 sia stato dedicato dall’Onu alla cooperazione, riconoscendole capacità di contribuire al miglioramento del benessere sociale ed economico delle comunità e degli Stati, salvaguardando peraltro i livelli occupazionali, nonostante la terribile crisi in atto”.